Una donna, in Medio Oriente, è stata condannata a 45 anni di carcere. Il motivo lascia tutti quanti senza parole
A riportare la notizia ci ha pensato direttamente il giornale inglese ‘Guardian‘. Ci troviamo in Arabia Saudita dove una donna, Nourah bint Saeed al-Qahtani, è stata condannata a 45 anni di carcere. Il motivo? Aver scritto un post sui social network che “violano l’ordine pubblico” e che “minano il tessuto sociale saudita“. Il quotidiano ha citato l’organizzazione per i diritti umani Democrazia per il mondo arabo (Dawn) che ha visionato i documenti processuali. Per chi non lo sapesse questa organizzazione è stata fondata dal dissidente saudita Jame Khashoggi, ucciso barbaramente ad Istanbul.
Nel frattempo, però, sono stati esaminati i documenti che offrono pochi dettagli sulle accuse contro la donna. Non si conoscono l’età e le circostanze che portano all’arresto. Il direttore di Dawn, Abdullah Alaoudh, afferma che le autorità l’hanno condannata solamente per aver “twittato” le sue opinioni. Anche se di account Twitter a nome della donna non esistono. Anche se la maggior parte dei sauditi tendono ad usare dei nickname. Down spera in qualcuno che conosca la donna e che possa rivelare altri dettagli importanti su di lei.
Lo stesso Alaoudh ha voluto menzionare il fatto che ci sia una repressione di chi sta criticando il principe ereditario Mohammed bin Salman dopo la visita negli Stati Uniti D’America dove ha incontrato il presidente Joe Biden.
Il caso della donna segue la condanna di un altro caso: quello della studentessa all’università di Leeds e madre di due bambini, Salma al-Shehab, arrestata dopo il suo rientro in patria dalle vacanze. Anche lei, in quel caso, twittò dei post di dissidenti.