Bellinazzo (Sole 24Ore): “Debiti Inter e Roma? E’ come un mutuo, basta che pagano”

“Il problema è che si confondono i debiti con il risultato economico. I giallorossi con i Friedkin sono a posto, Suning ha chiuso i rubinetti…”

Tanti si chiedono e si domandano, ma come fanno la Roma, che ha un indebitamento di 385 milioni di euro, e l’Inter che ne ha oltre 700 ad andare avanti, a fare mercato e nessuno dice nulla? I tifosi delle altre squadre spesso si arrabbiano perché non capiscono il motivo per cui queste squadre alla fine prendono pure tanti campioni. A tutte queste domande e cercare di fare un po’ di chiarezza sull’argomento per Notizie.com ha risposto lo specialista e il giornalista del Sole 24 Ore Marco Bellinazzo. “Tanti debiti e vanno avanti, come è possibile? Perché spesso si confondono i debiti con il risultato economico anno per anno, mentre vanno tenuti distinti: una cosa è quello che ti entra in tasca e una cosa quello che ti esce per i costi che sostieni annualmente, altra roba sono i debiti che fai per andare avanti: se hai un debito perché ti compri una casa per un mutuo riesci comunque a sfamarti o ad andare avanti se hai un lavoro, non puoi pagare quel mutuo, ovvero debito, tutto per intero ma una piccola parte per volta, proprio come mutuo“.

Il duello
Il giocatore dell’Inter Skriniar e della Roma; Tammy Abraham (LaPresse)

Poi Bellinazzo va nello specifico e cerca di fare ulteriore chiarezza su un argomento spinoso e delicato: “I debiti a lungo termine, poi, chiaramente ti comportano un costo annuale, certo sarebbe meglio non averlo anche se poi bisogna distinguere, considerato che non tuti i debiti sono cattivi e nocivi, nel senso che se fai un nuovo stadio stai creando qualcosa di positivo, un investimento e puoi aumentare i ricavi in modo che ti diano una mano per pagare il tuo debito e ridurre l’indebitamento. E’ una cosa nomale, tutte le aziende hanno debiti per investimenti, il debito diventa nocivo e tossico quando è frutto di uno squilibrio economico annuale quando tu ogni anno perdi soldi e i ricavi che hai non sono sufficienti per pagare tutte le spese“.

“A breve arriveranno le sanzioni dell’Uefa a Roma e Inter, ma anche ad altre squadre, ma saranno morbide a patto che si rimettano in careggiata”

Il giornalista
Il giornalista del Sole 24 Ore Marco Bellinazzo (Twitter)

Per Marco Bellinazzo, ovviamente, non è sano avere un indebitamento così alto, ma nessuna delle due rischia qualcosa, visto che fino a questo momento hanno sempre ottemperato ai loro impegni. “La Roma da anni, sin dalla gestione Pallotta ha sempre avuto questo squilibrio, il decifit è importante a chiusura di bilancio e registra sempre un negativo, he nel giro di due anni si avvicina a 400 milioni di euro, vuol dire che la Roma costa mensilmente tra 10-15 milioni di euro e le spese di quel mese sono coperte dai ricavi che dovrebbero aggirarsi sempre sui 15 milioni che si accumulano. Può farlo perché tutti i parametri Uefa guardano il conto economico, quell’equilibrio e quei conti che ti portano ad avere un rosso in bilancio o un utile. Il parametro Uefa se si riesce ad avere fino a 30 milioni di negativo in tre anni potevi avere anche un miliardo di debiti ma se coi tuoi ricavi potevi pagare il debito era tollerato e questa versione resta anche nel nuovo Fairplay“.

L’indebitamento è grave da considerare – prosegue e conclude Bellinazzo del Sole 24 Ore a Notizie.com – ma che non ti impedisce di operare anno per anno a patto di avere una proprietà che mette i soldi, se il debito cresce e continui a perdere, allora fallisci. La fortuna della Roma sono Friedkin che da quando sono arrivati hanno messo 400 milioni a coprire. il debito dell’Inter è un discorso simile, indebitamento nerazzurro è più alto di quello della Roma, però fino a primi quattro anni i Suning hanno messo 600 milioni a coprire, ma negli ultimi due, con la pandemia di mezzo, hanno chiuso i rubinetti, imponendo all’Inter l’autofinanziamento, cercando il più possibile di realizzare plusvalenze che sopperissero al divario tra entrate e uscite. Così anche il Milan di Elliott che ha messo dentro la società 500 milioni in quattro anni e ora sta ritrovando equilibrio, tanto che i rossoneri hanno appianato indebitamento, loro non hanno 40 milioni di interessi come l’Inter o i 20 della Roma, e anche grazie a questo ti puoi permettere uno o due giocatori in più da comprare”. Ma qual è l’organo che deve controllare che queste società mantengano i conti in regola? “E’ la Covisoc in Italia, mentre a livello Uefa c’è un organo contabile che ha autonoma e che controlla ‘applicazione del Fairplay finanziario, ad esempio, Roma e Inter, anche a causa della pandemia, sono andati oltre i parametri, ci saranno delle sanzioni, ma saranno basse e morbide, salvo impegno a rimettersi in careggiata e ritrovare equilibrio economico chiudendo con saldi di bilancio in positivo sul mercato. Il parametro principale è il conto economico, l’indebitamento subentra in un secondo momento. Nei club se hai uno squilibrio economico grave è quando le perdite superano i ricavi, poi c’è la proprietà che metta i soldi, certo l’indebitamento è meglio che con cresca quando ce le hai l’importante è che tu riesca sostenere il peso degli interessi”.

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