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Esteri

Crisi Energia, Gazprom sospende forniture al colosso Engie: mezza Francia senza gas

Published by
Daniele Magliocchetti

Il colosso russo blocca le consegne alla società francese fino a quando non riceverà tutti i pagamenti, cosa che non è ancora avvenuta

Gazprom sospenderà “completamente” le forniture di gas naturale al gruppo francese Engie, a partire dal primo settembre fino a quando non riceverà tutti i pagamenti per il gas. Lo ha comunicato il colosso russo che ha anche confermato l’interruzione del gasdotto Nord Stream 1 dalle 4, orario di Mosca, del 31 agosto, ovvero da domani, fino alle 4 del 3 settembre. Sono solo i problemi tecnici causati dalle sanzioni occidentali a impedire la fornitura di gas russo all’Europa attraverso il Nord Stream.

Engie, il colosso francese dell’energia (Ansa)

Alla vigilia dell’annunciato nuovo stop di tre giorni alle forniture previsto da Gazprom per la “manutenzione” tecnica del gasdotto, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, torna ad attaccare le sanzioni contro Mosca scattate dopo l’invasione dell’Ucraina. “Vi è una garanzia che, a parte i problemi tecnologici causati dalle sanzioni, nulla interferisca con le forniture“, ha affermato il portavoce del Cremlino parlando alla stampa. “La Russia era e rimane pronta ad adempiere a tutti i suoi obblighi“, ha detto quando gli è stato chiesto se ci sono garanzie che le forniture dal Nord Stream, che trasporta il gas russo direttamente in Germania sotto il Mar Baltico, riprenderanno una volta terminati i lavori di la manutenzione

Mosca durissima: o ci pagate oppure niente gas

Il gas in Francia rischia di sparire dal giorno alla notte (Ansa)

Peskov ha affermato che Unione europea, Regno Unito, Canada e Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro la Russia che “non consentono i normali lavori di manutenzione e riparazione, né permettono la registrazione legale della restituzione dei componenti e delle strumentazioni necessarie ai loro luoghi d’origine“. Questo, ha insistito, “fa parte della sfera di quelle azioni irrazionali degli europei, molto difficili da capire e probabilmente impossibili da spiegare, ma per le quali i comuni cittadini devono pagarne l’alto prezzo“.

Il gasdotto- che attualmente opera solo al 20% della sua capacità dopo le riduzioni per “motivi tecnici” dei volumi, che sono scesi a 33 milioni di metri cubi al giorno – cesserà di funzionare per tre giorni per lavori di manutenzione all’unica unità di compressione del gas in funzione. Una serie di attività di routine nell’ambito dell’attuale contratto di manutenzione sarà svolta in collaborazione con gli specialisti Siemens. Gazprom ha assicurato che al termine dei lavori – che dovrebbero essere eseguiti dopo ogni 1.000 ore di funzionamento – se non ci saranno guasti tecnici all’unità, il trasporto del gas sarà ripristinato al livello di 33 milioni di metri cubi al giorno.

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Daniele Magliocchetti