Roma in testa, Massimo Ghini: “Mourinho il nostro Sorrentino”

Il famoso attore non sta nella pelle per il primato, ma avvisa: “Imperativo è volare basso, prima no ma ora tutti hanno paura di noi”

E’ tra i più ricercati. Ha dedicato una vita al cinema, alla televisione e al teatro, la sua prima passione lavorativa, ma nel suo cuore, sin da quando era piccolo, c’è un posto grande, “immenso”, per la Roma. E adesso, rivederla lassù in classifica da sola, davanti a tutti, è un incredibile tuffo nelle emozioni più sfrenate, ma, nonostante sia tanta la gioia e i pensieri corrono via che è una bellezza, Massimo Ghini a Notizie.com chiede e esige la massima tranquillità. “Figuratevi come può stare uno che è diventato tifoso da piccolo della Rometta, ha avuto il privilegio di vivere due scudetti, e vederla ancora una volta lassù ti fa volare alto, uhh se ti fa volare alto, ma ora basta volare con la fantasia come facciamo sempre ogni volta e dire di aver vinto quando ancora non è successo. Siamo primi, si, ma dobbiamo volare basso, non è successo nulla, dobbiamo maturare e crescere anche noi come tifosi. Bello tutto, squadra forte e fantastica, ma la strada per una cosa che neanche nomino e alla quale neanche penso (la parola scudetto è tabù ndr) è lunga e sinceramente neanche ci penso. Abbiamo un allenatore incredibile, il top. E’ lui che ci guida e che guida questi ragazzi. Lui sa come si fa. Guardate i campioni che sono arrivati qui, a me se mi un chiama un regista, che so Wrost (nome inventato ndr) o Sorrentino, secondo lei da chi vado? La risposta è semplice, va do da quello che mi fa vincere e che sa come si vince. Mou è il nostro Sorrentino

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L’attore Massimo Ghini prima di una presentazione di un film (Ansa)

Certo competere per il campionato non si può dire, neanche strombazzare di essere favoriti o qualcosa del genere, sia mai. “Si deve crescere, qui quando succede qualcosa del genere ci si esalta un po’ troppo facilmente, io mi godo il primato, ma so che può non durare, che le difficoltà sono dietro l’angolo. Una cosa però la voglio dire, e cioè quello che più mi piace di questa Roma, ovvero che siamo diventati una squadra, ma di quelle massicce e solide. Certo, magari qualcosa va migliorato e lubrificato, ma ci pensa il nostro tecnico. Lui ci sa gestire, sa come si fa, soprattutto in questi casi, quindi palla a lui, sempre a lui“.

“Qualche anno o pure la stagione scorsa, gare come quella con la Juve le perdevi 3-1”

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L’attore Massimo Ghini in compagni del produttore e proprietario del Napoli De Laurentiis (Ansa)

Eppure, il campionato è cominciato nel migliore dei modi, anche se sostiene Ghini, con qualche “rosicata” di troppo. “Un po’ di sfiga c’è stata – ammonisce l’attore a Notizie.comdopo tre giornate si fanno male due giocatori importanti, per fortuna c’è un signor allenatore che vede i giocatori, mi rode che due su tre si siano fatti male, ma diciamo che ci sono i presupposti per avere qualche soddisfazione importante, anche perché le cose non si costruiscono da un giorno all’altro. Mou non è schiavo dei giocatori, ma sono loro che si mettono al suo servizio. Sto dicendo tante banalità, ma le banalità di questi tempi è diventata rivoluzionaria. Amleto diceva che “il resto è silenzio”. Ecco, parlate e dite che volete, ma noi stiamo zitti e voliamo basso

La Roma è diventata una squadra tosta e forte – prosegue Ghini – l’anno scorso o gli altri anni, gare come quella delle Juve la perdevi 3-1, sicuro. Dunque, andiamoci coi piedi di piombo. E’ una formazione e dei giocatori che non mollano mai fino alla fine. Se la stagione passata non accedeva, adesso, e di questo ne sono sicuro, di noi hanno paura tutti, e questa è già una gran bella sensazione. Abbiamo un tifo eccezionale, giocatori fantastici come Dybala, il gol che ha fatto al Monza è una roba pazzesca, di rara bellezza tecnica e balistica. Mou è Special per davvero. E poi una cosa, abbiamo la fortuna di avere una proprietà come i Friedkin, io li adoro, non parlano mai, non fanno proclami di alcun tipo, stanno zitti, come dovremmo fare noi, e la cosa sensazionale, li vedi sempre allo stadio. Sempre, non mancano mai. Hanno i soldi, non ci fanno mancare nulla: serve un giocatore, eccolo. Va bene così, ma stiamo zitti e godiamoci la Roma. Quel che sarà, sarà. E’ già bello cos’, poi se succede, che te lo dico a fa…”

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