Tessere sanitarie senza microchip: a rischio bancomat e carte di credito

A causa della scarsità di semiconduttori, da giugno le Carte nazionali dei servizi sono stampate anche senza il cuore elettronico che le eleva a identità digitali.

Le tessere sanitarie senza microchip stanno finendo e gettano un po’ di scompiglio sui servizi pubblici cui si può accedere attraverso il documento di plastica. Un decreto del Mef ha stabilito che dal 1° giugno le tessere sanitarie possono esser stampate e distribuite ai cittadini anche senza microchip. Il problema è la mancanza globale di semiconduttori, che da mesi l’industria automobilistica ben conosce e che adesso suggerisce il cambio di formato anche al documento pubblico.

Le tessere
La tessera sanitaria che si usa anche in farmacia (Ansa)

Il microchip è l’elemento che consente alla Tessera Sanitaria (TS) di evolvere in Carta nazionale dei servizi (TS-CNS) e di diventare così uno “strumento di identificazione in rete” che permette di fruire dei servizi della Pa. Senza il microchip, dunque, questa evoluzione salta. E a mettere un po’ in apprensione gli italiani c’è anche la situazione legata ai bancomat e alle carte di credito.

Senza microchip non si potrà usufruire dei servizi nazionali

I bancomat
I nuovi sportelli bancomat della sede centrale di Credem (Ansa)

Bisognerà fare attenzione con i bancomat e alle carte di credito che hanno nel microchip una parte essenziale del servizio come poter prelevare i soldi o fare delle transazioni nei negozi. Senza è difficile che ci possano essere. Il portale di Regione Lombardia spiega agli utenti: “Le nuove Tessere Sanitarie senza microchip avranno valenza di Codice Fiscale e di Tessera Europea Assistenza Malattia (TEAM)“, ovvero consentiranno l’accesso alle cure anche all’estero nella Ue, “ma non le funzionalità della Carta Nazionale dei Servizi (identificazione e autenticazione online e firma elettronica avanzata nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni)”. Ecco dunque che salta l’accesso ai servizi della Pa.

Il numero verde di assistenza del Sistema tessera sanitaria è stato contattato direttamente da Repubblica per provare a capire meglio cosa si deve fare per mantenere queste possibilità. Una operatrice risponde e spiega la situazione. “Purtroppo mancano le materie prime, quindi si devono fabbricare anche tessere sanitarie senza chip“. Ecco la triste e tremenda verità, ovvero le materie prime che scarseggiano anche per realizzare i microchip, fondamentali per diverse cose. Così piccoli, e per qualcuno poco importanti, sono in realtà fondamentali.

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