Più di 25 colpi tutti identici, poi il blitz: arrestata a Milano la banda dei supermercati, ma c’è un problema sicurezza.
Li hanno arrestati dopo l’ennesima rapina a mano armata. Il modo di operare era sempre identico. Le due persone identificate, con il volto coperto da cappellino e mascherina chirurgica, si avvicinavano a bordo di una Bmw ai supermercati, soprattutto quelli aperti di notte.
Mentre uno dei due restava col motore acceso in auto pronto a dare gas, l’altro entrava nel supermercato, estraeva la pistola e si faceva consegnare l’incasso di una giornata di lavoro. Quella Bmw è risultata intestata alla compagna di uno dei due rapinatori, ignara del fatto che spesso, di notte, quel mezzo era utilizzato per sfrecciare fra le vie milanesi dopo aver incassato il bottino. I colpi erano infatti ripetuti, ma gli agenti del nucleo Antirapine della squadra mobile hanno posto fine alla questione.
Una piccola spesa, chiaramente simulata, poi al momento di pagare uno dei due rapinatori estraeva la pistola e minacciava di fare fuoco. Colpi classici verrebbe da dire, ma è difficile sottovalutare il numero di rapine messe a segno da un 33enne e da un 38enne che ormai da tempo terrorizzavano i titolari dei supermercati notturni. Un sistema efficace e per certi versi anche difficile da arginare, che alimenta i dubbi sulla sicurezza a Milano.
Non si tratta infatti di una banda organizzata, e durante i colpi, più di 25 messi a segno, oltre al pesante danno economico prodotto ai titolari degli esercizi non si sono registrati feriti. Ciò che è sconcertante però è la semplicità con cui a Milano accadono fatti di cronaca del genere. Un dato da non sottovalutare, che alimenta i timori per i titolari di molti negozi e più in generale nella città.