La Global Dream II è un’enorme nave da crociera lunga 342 metri, ma la società che l’ha costruita è in bancarotta
Il triste destino della Global Dream II, un gigante del mare lungo 342 metri, con 20 ponti e in grado di trasportare oltre 9mila passeggeri, se non verrà trovato un acquirente a breve, sarà quello di essere smantellata prima ancora di effettuare il primo viaggio ufficiale.
È stata costruita dalla società tedesca Hong Kong MV Werften e la sua costruzione era quasi terminata, per un costo di 1,2 milioni di sterline, quando la società ha dichiarato bancarotta all’inizio dell’anno. La nave potrebbe non vedere mai il mare aperto.
Il primo viaggio su questa nave da sogno, la più grande mai realizzata, potrebbe non avvenire mai perché la società che l’ha costruita non ha trovato un acquirente e ora è in bancarotta. Questa l’incredibile storia della nave da crociera più grande al mondo, realizzata per trasportare oltre 9mila passeggeri, con 20 ponti, un parco acquatico e un cinema, sta per essere demolita prima ancora di aver navigato almeno una volta. È il triste destino che si prospetta per la Global Dream II, un’enorme nave dal valore di 1,2 miliardi di sterline. Nonostante la crisi causata dalla situazione venutasi a creare nel mondo post pandemia, le crociere hanno ripreso la loro navigazione e le prenotazioni sono tornate ad essere numerose ma, a quanto pare, il prezzo dell’norme città galleggiante ha scoraggiato possibili acquirenti e se non dovesse uscirne fuori uno, non ci sarebbe altra via che la demolizione.
La costruzione della nave è costata ben 1,2 miliardi di sterline, 200 milioni di sterline al di sotto del budget previsto, e da tempo la Hong Kong MV Werften cercava un acquirente che mettesse a disposizione 900 milioni di sterline per salvarla dal mucchio di rottami. Secondo la stampa di settore tedesca, la nave verrà presto smantellata e i pezzi rivenduti singolarmente, i motori sono già in vendita, mentre lo scafo verrà messo all’asta per i rottami. L’enorme imbarcazione al momento si trova all’interno di un magazzino navale in Germania, ma anche quello è già stato venduto.