Meteo, se pensate che il caldo infernale sia stato messo definitivamente alle spalle vi sbagliate completamente di grosso. A lanciare l’allarme ci ha pensato direttamente uno degli esperti in materia ed in questo campo come Mario Giuliacci
L’estate, per moltissimi italiani, è giunta al termine da un paio di giorni. Anche se c’è qualcuno che le ha appena iniziate visto che a settembre si può godere un po’ di relax (ed anche approfittando del fatto che le spiagge siano meno affollate rispetto al mese in precedenza). Per quanto riguarda la temperatura, però, le cose sono un po’ cambiate. Che il caldo si sia notevolmente abbassato dopo Ferragosto non è assolutamente un mistero e lo dimostrano gli ultimi dati.
Anche se a parlare dell’estate infernale e “bollente” conclusa ce ne vuole. A quanto pare i colpi di scena (in questo caso colpi di caldo) non sono per nulla finiti. Ovviamente non si tratta di una buona notizia per coloro che davvero non ne possono più e che non vedono l’ora che arrivi il freddo. A lanciare l’allarme ci ha pensato direttamente uno degli esperti in materia in questo campo come Mario Giuliacci.
Proprio quest’ultimo ha dichiarato che il nostro paese, a breve, potrebbe subire un altro duro colpo di questo “caldo africano” che ci ha messo completamente in ginocchio e che non ci ha lasciato assolutamente tregua. L’Italia sarà nuovamente divisa in due: da una parte il Centro-Nord dove ci saranno numerosi temporali, mentre al Sud tornerà ad essere protagonista il caldo.
Meteo, il caldo non lascia tregua: torna l’anticiclone africano
In questa settimana le temperature oscilleranno tra i 25 ed i 30 gradi al Centro Nord, tra i 28 ed i 32 al Sud, con picchi che possono arrivare anche a 34. Non sarà un vero e proprio caldo intenso. Non si può dire lo stesso per il 3-4 settembre quando le cose cambieranno notevolmente. Il caldo africano continuerà il suo cammino verso il Sud ed in particolar modo nelle isole.
A partire da domenica 4 settembre e mercoledì 7 ci sarà una brusca impennata. Le temperature alte faranno da padrona nel Sud e nelle isole. In particolar modo la Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.