Azov%2C+com%26%238217%3B%C3%A8+ridotto+il+comandante+Mudrak+dopo+100+giorni+di+cella%3A+immagini+forti
notiziecom
/2022/09/02/reggimento-azov-oleg-vasilyevich-mudrak-condizioni/amp/
Esteri

Azov, com’è ridotto il comandante Mudrak dopo 100 giorni di cella: immagini forti

Published by
Francesco Spagnolo

Il comandante Oleg Vasilyevich Mudrak è attualmente in carcere e le sue condizioni sono peggiorate. Immagini davvero forti.

E’ impressionante il peggioramento delle condizioni di Oleg Vasilyevich Mudrak, comandante del primo battaglione del reggimento Azov, dopo 100 giorni di prigionia. Come riportato da Libero, a mostrare la foto è lo scrittore e giornalista Stanislav Aseyev.

Sono peggiorate le condizioni di Mudrak subito dopo l’arresto (foto Twitter)

Una immagine che mostra il leader del reggimento Azov prima dell’arresto e dopo 100 giorni trascorsi in carcere e la differenza è davvero impressionante. Naturalmente le condizioni di prigionia imposte dai russi sono molto dure e per questo motivo c’è molta preoccupazione per lui e per il suo stato fisico.

Per il momento non ci sono intenzioni di scarcerarlo e non si esclude che nelle prossime ore possano essere pubblicate nuove foto di Mudrak. La situazione, come detto, non è delle più semplici e il fatto che non sarà liberato immediatamente potrebbe peggiorare ancora di più il suo stato di salute.

Il primo arresto nel 2017

Mudrak era a conoscenza delle condizioni molto dure del carcere russo (foto Twitter)

Mudrak conosce molto bene le regole rigide del carcere russo e, di conseguenza, poteva immaginare una situazione fisica davvero critica. Nel 2017, infatti, era stato arrestato dai miliziani della Repubblica Popolare di Donetsk per aver mandato corrispondenze dalla sua città natale occupata. Una condanna a 15 anni e in carcere trascorsi quasi 1000 giorni prima di essere liberato in uno scambio di prigionieri. Durante questo periodo ha deciso di fare uno sciopero della fame.

In questo caso sono trascorsi solo poco più tre mesi dall’arresto e le condizioni fisiche, almeno stando alle foto pubblicate sui social dallo scrittore Aseyev, sono davvero peggiorate e il rischio è quello di avere un quadro clinico ancora più critico nelle prossime settimane.

Per il momento le foto non hanno provocato un particolare clamore a livello internazionale, ma siamo certi che la situazione viene vista con molta attenzione anche dall’Ucraina e in caso di uno scambio di prigionieri potrebbe portare alla liberazione del leader di Azov. Di seguito vi proponiamo la foto postata sui social dal giornalista:

Published by
Francesco Spagnolo