Elezioni, Di Maio: “Ora decreto per le bollette poi tetto Ue”

Il ministro degli Esteri cammina per Napoli ai quartieri spagnoli e si mette a parlare con la gente e con i cronisti, facendo promesse

Prima un intervento italiano, un decreto taglia bollette, poi il tetto al prezzo del gas in Ue.” Sono gli strumenti che il ministro degli Esteri e candidato in Campania all’uninominale, Luigi Di Maio, indica come necessari per superare la crisi energetica. “Lo stato delle bollette lo conosciamo – dice a Napoli ai cronisti che lo attendono davanti a una popolare trattoria dei Quartieri Spagnoli – si è passati da bollette a meno di mille euro a bollette di 3560 euro. E’ una situazione insostenibile. Ciò che stiamo proponendo, sia nell’ambito del Governo sia nell’ambito del nuovo Parlamento, è che si faccia un decreto taglia bollette che consenta da qui a dicembre di pagare l’80% di queste bollette, cioè di riportarle sostanzialmente quasi al prezzo prima della crisi“.

L'incontro
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio mentre cammina a Napoli (Ansa)

Ovviamente non basta – prosegue Di Maio – ci sono altri problemi, però in attesa di raggiungere l’obiettivo del tetto massimo al prezzo del gas in Europa, che è una negoziazione complicata ai tavoli europei ma che si deve ottenere perché stiamo a 270 euro a megawatt/ora, in attesa di questo da qui alla fine dell’anno lo Stato deve intervenire”. “Costa 13 miliardi? Ma con tutti i miliardi che andiamo a perdere di tasse e contributi se tante attività chiudono – conclude il ministro – sostanzialmente l’investimento che facciamo, è ben al di sotto di quello che dovremmo fare per salvare le aziende”.

“Sulle bollette è un decreto che dobbiamo fare, lo Stato deve intervenire”

L'incontro
Il leader di Impegno Civico Luigi Di Maio (Ansa)

E’ un decreto legge che dobbiamo fare, si interviene dicendo che le bollette elettriche delle imprese italiane vengono decurtate dell’80% del prezzo e i soldi ce li mette lo Stato – insiste Di Maio – l’80% delle bollette a carico dello Stato per le imprese, dal più piccolo bar alle grandissime aziende. Interveniamo su tutti perché parliamo del rischio che c’è di perdere posti di lavoro, perdere tasse, incassi e contributi per lo Stato, e poi dobbiamo pagare pure la cassa integrazione per le grandi e le medie”.

Ciò che noi diciamo è, come Impegno Civico, si intervenga subito con un decreto – aggiunge Di Maio – e questo decreto deve essere in grado di fare da ponte da qui alla fine dell’anno in modo tale che poi, dalle prossime settimane, si possa vincere la battaglia del tetto massimo al prezzo del gas che oggi vede ancora troppe ambiguità, troppe difficoltà anche a livello europeo. Ma non possiamo chiedere a commercianti, imprenditori, di aspettare con bollette del genere. E la bolletta di agosto sarà ancora peggio”.

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