Romano Prodi passa all’attacco, bordate a Calenda nella sua analisi delle elezioni ormai imminenti: “Ma non pensano anche al loro futuro”.
“Un atteggiamento surreale, postmoderno”. Romano Prodi in una intervista al Corriere della Sera analizza gli scenari che hanno preceduto le strette di mano, annunciate e poi smentite in tempo record fra il Pd e Azione.
Il suo è un attacco diretto e deciso non solo a Calenda e al Movimento 5 Stelle, ma anche alla coalizione di centrodestra. “Sento molti slogan urlati dagli altri partiti che coltivano il piccolo interesse e guardano al breve periodo – ha ammesso –, Letta ha invece un modo serio di affrontare le questioni ed è costretto a lottare in un contesto e in un paese che non sembra voler ascoltare spiegazioni, ma solo slogan”.
Prodi spiega il suo pensiero. “C’è un vero accanimento da parte di Calenda e del Movimento 5 Stelle nei confronti del Pd. Gli attacchi sono irragionevoli, ma soprattutto incomprensibili”. Arriva quindi una spiegazione, con un riferimento chiaro e per certi versi anche una ammissione sull’operato del centrodestra, in cui alcune dinamiche, secondo Prodi, “sono state capite benissimo”.
Nel mirino finisce Carlo Calenda. L’intervista al Corriere della Sera dà a Romano Prodi l’occasione per tornare sul quel patto sbandierato e tramontato poche ore dopo. “L’alleanza fra Pd e Calenda era stata firmata e strafirmata – ha ammesso -, poi ci ha ripensato. Non si è voluto capire che questa legge elettorale obbliga ad alleanze ampie. A destra, dove esistono diversità anche maggiori, l’hanno capito benissimo”.
Arriva quindi la richiesta di spiegazioni per un atteggiamennto e un modo di operare ritenuto “inspiegabile”. “C’è un vero accanimento – ha sottolineato Prodi in riferimento agli attacchi dei pentastellati e di Calenda –, considerano il Pd come l’unico nemico. Vorrei sapere dove è la ragione. Non pensano al loro futuro? Che ritorno possono avere in un paese con una maggioranza assoluta di destra?”. Da Prodi arrivano attacchi quindi ma anche una chiara ammissione su un turno elettorale che sorride all’alleanza di centrodestra e che vede le altre parti politiche in continuo fermento e pronte a lanciarsi attacchi continui. Un assist chiaro a Meloni, Berlusconi e Salvini secondo l’ex Presidente del Consiglio, deciso a ribadire che l’atteggiamento di Azione è “un disegno surreale”.