La crisi energetica ha colpito l’intera Europa e Francia e Spagna sono al lavoro per tagliare le bollette. Ecco cosa hanno deciso.
La crisi energetica continua a spaventare il Vecchio Continente e i Paesi sono al lavoro per mettere in campo misure in sostegno di famiglie e imprese. Come riportato da Libero, i primi a muoversi sono stati Francia e Spagna. I due Stati hanno già deciso un importante taglio delle bollette per cercare di ridurre le spese.
In particolare, Parigi ha stanziato oltre 44 miliardi di aiuti (l’1,8% del Pil). Inoltre, ha deciso di calmierare la crescita del prezzo dell’elettricità al 4% per i clienti domestici del mercato tutelato (che in Francia rappresenta il 70% del totale). Quindi il colosso francese dovrà vendere solamente a prezzi fissi.
Ma non è finita qui. Il governo francese, infatti, dal primo aprile al 31 dicembre ha obbligato Edf ad aumentare la quantità di elettricità che cede alle utilies ad un prezzo di 46,2 euro al megawattora. Una misura che consente di affrontare a famiglie e imprese nel migliore dei modi questo periodo.
Come detto, non solo la Francia ha messo in campo misure per contrastare la crisi energetica. Anche la Spagna si è mossa ed ha speso oltre 27 miliardi. Inoltre, Madrid ha preferito stabilire un tetto al prezzo del gas fino a maggio 2023: 40 euro al megawattora per un semestre, che saliranno a 5 euro al mese durante i successivi sei.
Inoltre, a luglio il governo spagnolo ha deciso di introdurre un’imposta sugli extraprofitti di banche e utilies energetiche, che dovrebbero generare un gettito di 7 miliardi di euro. Si tratta di un aiuto importante per famiglie e imprese.
Ora la palla passa all’Italia che deve capire come muoversi. Per il momento le misure sono temporanee, ma molto probabilmente con il nuovo governo si arriverà ad una soluzione definitiva. Vedremo se si seguirà la strada di Francia o Spagna oppure si avrà una linea differente da questi due Paesi.