Nel mirino degli uomini della Figc le dichiarazioni del tecnico della Lazio dopo la partita contro il Napoli: “O sono scarsi o prevenuti”
Non si placano le polemiche per le frasi di Maurizio Sarri sugli arbitri nel post gara di Lazio-Napoli. Hanno sollevato un bel polverone e continuano a far rumore, ma non poteva essere altrimenti considerato quanto detto dal tecnico biancoceleste, che si scagliato pesantemente contro la direzione arbitrale, ma soprattutto alzando sospetti nei confronti del mondo arbitrale stesso.. In una nota la Figc ha fatto sapere che la Procura Federale “ha aperto un fascicolo sulle dichiarazioni rese dall’allenatore della Lazio Maurizio Sarri dopo la gara Lazio-Napoli di sabato scorso, recanti accuse nei confronti dell’arbitro dell’incontro e dell’intera classe arbitrale“.
Ma cosa ha detto Sarri di così compromettente? Al tecnico non sono andate giù determinate cose, soprattutto due episodi e la gestione dei cartellini. Ai microfoni di Dazn e Sky ha ripetuto le stesse cose: “Come è andata? Male, il Napoli è una grande squadra, ma sul 2-1 per loro c’era un rigore netto su Lazzari, ma nessuno è andato a vederlo. Il Var non può intervenire? Ma non diciamo stronzate. C’era anche un fallo sul loro pareggio perché Kim ha preso posizione buttando già Luis Alberto. Non so se la palla era partita o no, ma l’arbitro deve interrompere e far riprendere la posizione”.
Due le strade, il patteggiamento o il deferimento, ma la Procura potrebbe convocarlo. Lotito? Silenzio totale
Il problema non sono tanto queste frasi, quanto quelle che Sarri pronuncia subito dopo, dando un giudizio personale dell’arbitraggio, provocando anche una certa irritazione da parte dell‘AIA: “Tutto ciò accade nell’era del Var: o sono scarsi o c’è l’opzione b, che è più preoccupante. C’era Fabbri? Bene…”, ha detto a Dazn per poi andare giù pesante a Sky: “O gli arbitri sono scarsi o c’è la soluzione B che è ancora più preoccupante. È stata una partita corretta, ma ammoniscono solo noi. Vengono prevenuti e ce lo dicono, prima di Torino-Lazio ci hanno detto che ci eravamo comportati male con il Bologna e queste sono le conseguenze’. Il responsabile degli arbitri deve prendere provvedimenti pesanti“.
A seguito di queste parole, e del giudizio positivo da parte dell’associazione italiana arbitri della direzione di gara di Sozza a Lazio-Napoli, la Procura Federale ha aperto un fascicolo. Le strade ora per la Società biancoceleste sono due: patteggiamento o deferimento, con quest’ultimo che potrebbe condurre o all’archiviazione del caso, oppure (con più probabilità) ad un’ammenda. Ma c’è anche la possibilità, (succede raramente) che la Procura possa essere intenzionata a convocare Sarri per chiedere spiegazioni delle sue parole. In tutto questo il presidente Claudio Lotito e la stessa società restano in silenzio totale, mandando da solo il tecnico contro tutti. E, per cortesia, con tutto il rispetto, non si tiri fuori la nota del delegato agli arbitri Gabriele, perché, pur essendo stato un ottimo direttore di gara, è e resta carta velina per i media. Nient’altro. In una situazione del genere ci vuole qualcuno del club che tiri fuori testa e voce e si faccia sentire. Dovrebbe essere il presidente Claudio Lotito, ma è troppo impegnato nel fare campagna elettorale in Molise. Ed è un peccato perché la Lazio ha bisogno del suo proprietario, del presidente e soprattutto del suo primo tifoso. Se non si fa sentore in casi del genere, quando allora?