Il premier Draghi ha chiesto di accelerare sul nuovo decreto per il caro bollette, ma è scontro con il Mef. Confronto in corso, quindi, nella maggioranza.
Accelerare sul nuovo decreto contro il caro bollette: è questo il principale obiettivo del premier Draghi. Secondo quanto riferito dall’Adnkronos, il presidente del Consiglio potrebbe convocare un Cdm già nella giornata di giovedì 8 settembre per dare il via libera al nuovo provvedimento.
Ma le tempistiche decise da Palazzo Chigi non sembrano convincere il Mef. Fonti di via XX Settembre all’agenzia di stampa hanno confermato come il ministero dell’Economia ha chiesto al premier ancora un po’ di tempo “per consentire alla Ragioneria di Stato di verificare nel dettaglio le entrate che andranno impiegate per il nuovo decreto“.
Nessuna decisione definitiva è stata presa e il confronto è in corso tra Draghi e il ministro Franco. Vedremo a quali scelte si arriverà, ma il premier spinge per dare il via libera il prima possibile a questo provvedimento.
Dal Mef assicurano nessuna rottura tra Draghi e il ministro Franco, ma solamente una richiesta di più tempo per valutare con attenzione le risorse. Se alla fine dovesse prevalere la linea di via XX Settembre, il decreto potrebbe essere approvato a metà settembre. Ma Palazzo Chigi, anche per il pressing dei partiti, sta chiedendo in queste ore una piccola accelerazione e non si esclude la possibilità di un compromesso e quindi approvarlo nei primi giorni di settimana prossima.
Nelle prossime ore si arriverà ad una decisione definitiva. Si tratta di un decreto sicuramente molto importante considerando anche quanto sta succedendo con gas e luce. I prezzi sono in forte salita e questo provvedimento dovrebbe consentire alle famiglie di affrontare nel migliore dei modi i prossimi mesi. Come già successo in passato, si tratta di un intervento provvisorio e non si esclude un nuovo provvedimento simile in futuro. Molto dipenderà da come si evolverà la situazione economica.