Oggi è uno dei cuochi di maggior successo, ma prima di avere popolarità ha dovuto attraversare periodi non troppo facili: le rivelazioni
“Sentivo un ardimento e un desiderio di cimentarmi in qualcosa di diverso da quello che facevano i miei genitori. Non volevo fare l’attore e seguire le orme di mia madre, una figura, sotto certi aspetti, anche ingombrante. Avevo solo 17 anni quando mi sono imbarcato per la prima volta” inizia così la sua intervista Alessandro Borghese, a Reporter Gourmet.
Il cuoco si racconta, iniziando da come nasce la sua passione, divenuta nel tempo il mestiere per il quale è famoso oggi. Ha costruito un ‘impero gastronomico’ di tutto rispetto sotto l’insegna: “Alessandro Borghese-Il lusso della semplicità”, ma lo chef non ha sempre attraversato momenti facili durante il suo percorso formativo.
Borghese: “Ho iniziato delle cucine delle navi da crociera”
“Desideravo girare il mondo – confessa Borghese – magari nelle cucine delle navi da crociera, poiché cucinare mi divertiva. È senza dubbio la più bella esperienza che un giovane di quell’età possa provare. La prima volta salii a bordo alla pari: vitto e alloggio, ma senza stipendio. Dopo otto mesi, arrivò una conferma positiva del mio operato e un ingaggio a 800mila lire al mese. Ho viaggiato per altri tre anni, molto Mediterraneo ma anche Sudafrica e tanto altro”.
Una gavetta quindi piuttosto rigida: nella sua prima esperienza di lavoro infatti, per i primi 8 mesi, non ha ricevuto retribuzione. Tutto però è servito allo chef per dinvetare ciò che è oggi: dopo la prima esperienza in nave, si è inventato il ruolo di chef a domicilio e poi la svolta è arrivata nel 2004, l’anno in cui si è fatto conoscere al grande pubblico grazie alla televisione. Da quel momento ha condotto oltre 20 trasmissioni televisive e pubblicato cinque libri.