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Esteri

Gb, Liz Truss è la nuova premier britannica, succede a Johnson

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Daniele Magliocchetti

Sta finendo la corsa per chi andrà a Downing Street, con un duello che si è basato sulle correttezza e la competenza

Liz Truss è la nuova prima ministra britannica. La 47enne titolare del Foreign Office, falco in politica estera contro Russia e Cina, ha vinto le “primarie” dei conservatori con 81.326 voti della base dei circa 170mila iscritti tory contro l’ex ministro delle Finanze, Rishi Sunak, che ne ha ottenuti 60.399. Truss ha avuto gioco facile anche perché quest’ultimo era considerato da molti membri conservatori colui che ha tradito e “accoltellato alle spalle” Boris Johnson. Ovvero il primo ministro inglese defenestrato dai parlamentari tory il 7 luglio scorsl dopo scandali come il “Partygate” ma che ha ancora grande seguito tra la base del partito, come ha dimostrato anche il lungo applauso di oggi in suo onore all’Elizabeth Centre dove è stato annunciato il risultato di queste consultazioni che hanno indicato il nuovo primo ministro britannico. E’ il quarto premier britannico dal referendum sulla Brexit nel 2016, la terza donna in questa posizione dopo Margaret Thatcher e Theresa May.

I duellanti per succedere a Boris Johnson Liz Truss e Rushdi Sunak (Ansa)

Politica esperta che ha ricoperto incarichi ministeriali per dieci anni, Liz Truss ha sedotto la base promettendo massicci tagli alle tasse e adottando un tono molto duro contro i sindacati. Questo le è valso il confronto con Margaret Thatcher, un’icona del conservatorismo, mentre il suo rivale, nipote di immigrati indiani che diventerebbe il primo primo ministro non bianco del Paese se gli dovesse riuscire il colpo, non è riuscito a liberarsi della sua immagine di ricco tecnocrate. Truss succederà a Boris Johnson, costretto a dimettersi all’inizio di luglio sull’onda di una serie di scandali. E dovrà rispondere con urgenza all’impennata delle bollette energetiche che stanno strangolando famiglie, scuole, ospedali e imprese e innescando conflitti sociali come mai dagli anni della Thatcher. 

La Truss ha battuto nettamente il rivale Sunak

L’attuale ministro degli Esteri inglese Liz Truss candidata a diventare Premier (Ansa)

Boris, almeno per ora, è il passato.  Anche se Truss lo ha ringraziato calorosamente: “Boris, hai fatto un lavoro straordinario, dai vaccini alla tua opposizione contro Putin. Grazie”. E ora? “Taglierò le tasse e supereremo la crisi energetica. Metteremo a posto la sanità pubblica”. E quindi il suo motto: “We’ll deliver, deliver, deliver”. Ossia, “realizzeremo il programma”. “E vinceremo le elezioni nel 2024”. Applausi scroscianti. Ma il difficile arriva ora. Il margine tra i due candidati era inferiore a quanto previsto da alcuni sondaggi, anche se Truss ha ottenuto una netta vittoria. Durante l’ultimo mese, fino alla scadenza di venerdì pomeriggio, i quasi 160.000 membri del Partito conservatore hanno potuto inviare il loro voto, per posta tradizionale o online, per Sunak o Truss, che nel mese di agosto hanno girato il Paese e partecipato a decine di eventi per pubblicizzare le loro proposte di governo.

La questione chiave attorno alla quale ha ruotato la maggior parte dei dibattiti durante la campagna delle primarie è stato il programma dei due candidati per affrontare la crisi del costo della vita, considerato che l’inflazione è alle stelle (sopra il 10% e sulla buona strada per superare il 18% il prossimo anno). Truss ha promesso che uno dei primi passi che farà come primo ministro sarà quello di annullare l’aumento dell’imposta sulle società pianificato da Johnson, dal 19% al 25%, il prossimo aprile. Per il ministro degli Esteri, la priorità ora è incoraggiare gli investimenti e la crescita con un’economia a bassa tassazione, mentre il suo rivale, che ha guidato le finanze britanniche durante la pandemia di coronavirus, è impegnato ad adottare misure urgenti per ridurre l’enorme debito accumulato negli ultimi anni. Il nuovo governo dovrà affrontare la recessione economica, un’inflazione vertiginosa e sarà costretto a indire elezioni generali prima di gennaio 2025. Da notare che se le elezioni si svolgessero ora, il Partito Laburista, secondo i sondaggi, vincerebbe a man bassa.

Johnson farà il discorso di addio e poi si dimetterà davanti alla regina

Rushdi Sunak è stato ministro dell’Economia britannica durante la pandemia (ansa)

Johnson dovrebbe fare il discorso di addio all’esterno dalla porta di Downing Street 10 intorno alle 09:30 di martedì. Dopo aver lasciato per l’ultima volta la residenza ufficiale, prenderà un aereo per Aberdeen (in Scozia), distante più di 500 chilometri dalla capitale britannica. Al castello di Balmoral, Johnson comunicherà ufficialmente a Elisabetta II le sue dimissioni, che ha reso pubbliche all’inizio di luglio. Il vincitore delle primarie, Truss o Sunak, viaggerà su un aereo separato e sarà subito invitato a farsi ricevere dalla regina, che lo nominerà capo del governo.

Intorno alle 15:00, il nuovo leader dell’esecutivo prenderà un aereo per tornare a Londra, dove inizierà a lavorare e poi riceverà i primi rapporti riservati su questioni di sicurezza nazionale. Alle 17:00 arriverà a Downing Street, da dove pronuncerà il suo primo discorso alla nazione e comincerà a nominare il suo gabinetto dei ministri, che si riunirà per la prima volta mercoledì mattina. Nel pomeriggio di martedì, il nuovo capo del governo riceverà anche i codici che gli permetteranno di controllare i sottomarini nucleari del Regno Unito e risponderà alle telefonate degli altri leader mondiali. Se sarà Truss la prescelta a guidare l’esecutivo, ha anticipato che la sua prima conversazione sarà con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Mercoledì il capo del governo parteciperà alla sua prima sessione alla Camera dei Comuni, dove discuterà con il leader dell’opposizione, laburista Keir Starmer, e proseguirà durante la giornata nominando membri del gabinetto e prendendo contati con i rimanenti leader stranieri.

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Daniele Magliocchetti