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Cronaca

Agguato Magliana, morte Andrea Gioacchini: possibile svolta nelle indagini

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Cristiano

Omicidio Andrea Gioacchini nei pressi di un asilo nido della Magliana: possibile svolta nelle indagini che riguarda il 34enne ucciso mentre stava accompagnando suo figlio nell’edificio scolastico

Magliana, omicidio Andrea Gioacchini (Ansa Foto)

Era il 19 gennaio del 2019 e nella zona della Magliana si era creato il panico. Uditi colpi di pistola, fatali, che hanno ucciso un uomo. Si chiamava Andrea Gioacchini. Quest’ultimo, 34 anni, stava accompagnando il figlio a scuola mentre è stato raggiunto da una raffica di colpi di pistola sparati da sicari a volto coperto che non hanno avuto pietà di lui. Il tutto si è verificato proprio fuori l’entrata dell’asilo ‘Mais e Girasole‘ di via Castiglion Fibocchi. Trasportato d’urgenza all’ospedale ‘San Camillo‘, per lui non c’è stato assolutamente nulla da fare.

Il tutto sotto gli occhi dei passanti e dei genitori che stavano accompagnando i loro figli a scuola. Ovviamente tutti sotto shock: c’è chi cercava riparo e chi invece ha chiamato la polizia e l’ambulanza che si sono precipitati immediatamente sul posto. Dopo poco si era saputo che il 34enne era uscito dal carcere dopo pochi giorni e che alle spalle aveva una fedina penale piuttosto sporca: arresti per usura, rapina, detenzione d’armi, estorsione, lesioni personali ed altro.

Magliana, omicidio Gioacchini: possibile pista della camorra

Magliana, omicidio Andrea Gioacchini (Ansa Foto)

Secondo quanto riporta l’edizione del ‘Messaggero‘, però, pare che questo omicidio possa essere collegato alla camorra. In particolar modo ai clan che da annoi fanno affare con la Capitale per quanto riguarda la sostanza di stupefacenti e prestiti (strozzini). Le indagini sono andate fino in fondo ed hanno cercato parole chiavi importanti nelle conversazioni delle forze dell’ordine.

Gli investigatori hanno scoperto alcune chat in cui si fa riferimento all’omicidio di Gioacchini. Protagonisti di tutto questo il boss albanese Elvis Demce ed il produttore cinematografico Daniele Muscariello. Quest’ultimo avrebbe ripulito dei soldi sporchi. I due  avrebbero chiesto, ad un poliziotto corrotto, se ci fossero delle indagini a loro incarico. A scoprire il tutto ci hanno pensato i carabinieri che hanno denunciato.

 

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