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Cronaca

Reddito di cittadinanza, truffa di una nomade: 74 auto, eppure percepisce il sussidio grillino

Published by
Carlo Roscito

L’indagine della Guardia di Finanza ha scoperto la truffa portata avanti da una donna di 42 anni, che non aveva nemmeno la patente. La ricostruzione della vicenda. 

Ben 74 automobili a disposizione grazie a un’attività di commercio, eppure percepiva il reddito di cittadinanza. E non aveva nemmeno mai preso la patente. La Guardia di Finanza ha scoperto Audi, Maserati, Mercedes e tante altre macchine meno lussuose per un totale, appunto, di 74 veicoli.

La Guardia di Finanza ha scoperto la truffa che veniva portata avanti in provincia di Padova (Pixabay)

Tutti posseduti da una nomade che nel frattempo riceveva regolarmente il reddito di cittadinanza. La donna era titolare di un’attività di commercio di veicoli usati in provincia di Padova, a Saonara. Finita qui? Neanche per sogno. Almeno 58 auto erano state coinvolte in incidenti stradali senza che la donna fosse mai menzionata direttamente. Da qui è nato il sospetto che fungesse pure da prestanome per altre persone, coinvolte nell’utilizzo dei mezzi (chissà per quali scopi). Sergio Dini, sostituto procuratore, ha aperto un’indagine per frode assicurativa e intenzione fittizia. La scoperta è avvenuta grazie all’indagine nella provincia veneta della Guardia di Finanza verso i percettori del reddito grillino.

Truffe all’ordine del giorno

La donna percepiva indebitamente il reddito di cittadinanza possedendo 74 automobili (Pixabay)

V.T. (le iniziali della nomade risiedente nel campo di Vigonza) percepiva il sussidio statale nonostante fosse la titolare dell’attività. La sua condizione economica, naturalmente, non era di certo precaria. Il pm ha aperto le indagini immaginando truffe alle assicurazioni. Attualmente si sta cercando di capire se le auto coinvolte siano riconducibili a rapine o altri atti illeciti. Molti incidenti potrebbero essere stati inscenati ad hoc solo per intascare le relative quote delle assicurazioni. Non è il primo caso del genere che riguarda il reddito di cittadinanza percepito irregolarmente. Tre influencer da 400mila euro l’anno, per esempio, non dichiaravano nulla ma percepivano allo stesso modo il sussidio grillino.

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Carlo Roscito