Il cerchio della vita della famiglia Stansfield si lega all’Exeter City, il giovane Jay arriva in prestito dal Fulham e riprende la maglia del padre
Di padre in figlio, in una di quelle storie dove non emozionarsi per le vie imprevedibili che può prendere il destino è esercizio al limite dell’impossibile. Il calcio è anche questo, è emozione allo stato puro e la dimostrazione arriva da Exeter, città inglese, capoluogo della contea inglese del Devon.
Adam Stransfiled era morto di cancro a 31 anni, dopo aver perso la battaglia contro il cancro, mentre era ancora un giocatore dell’Exeter e la sua maglia numero 9 era stata ritirata. 2 anni dopo quella maglia torna a vivere.
Di padre in figlio
Il calcio regala emozioni, ecco perché è lo sport in assoluto più popolare sulla terra. Quando poi arrivano alle cronache certe storie particolari capisci che forse oltre la passione e le emozioni, c’è di più. Adam Stansfield è morto ad appena 31 anni. Era il centravanti dell’Exeter City, squadra fondata nel lontano 1904 che milita nel League One del calcio inglese, indossava la maglia numero nove, ed era particolarmente legato al club. Con la sua maglia a strisce bianche e rosse, aveva messo a segno 37 reti in 142 partite, diventando da subito l’idolo di St James Park, il vecchio impianto della cittadina del Devon. Nel 2015, in suo onore, furono realizzate banconote da 5 sterline ribattezzate “Exeter Pound” con la sua immagine, e nel 2017 è stato inserito nell‘Exeter City Hall of Fame. La sua maglia numero nove, dopo la sua morte, è stata ritirata e nessun calciatore ha avuto il permesso di avere quel numero.
La storia diventa una favola
Durante la sessione estiva dell’ultimo mercato, l’Exeter City ha preso in prestito dal Fulham Jay Stansfield, figlio 20enne di Adam, e qui la storia diventa una favola. Anche lui, che all’epoca della scomparsa del padre aveva soltanto 8 anni, è un attaccante e proverà a ripetere le gesta del compianto genitore sui campi di League One, la terza serie nel calcio professionistico inglese, indossando proprio la gloriosa casacca a strisce con il numero 9 sulle spalle. “Quando è arrivata la chiamata dell’Exeter City non è stata, ovviamente, come tutte le altre, ma ho accettato con grande entusiasmo”, ha raccontato Jay ai microfoni, “credo di aver compiuto la scelta gusta. Capisco che il mio sia anche un caso unico, ma ne sono fiero. Questa maglia e quel numero, ovviamente, significano moltissimo per me. Sono assolutamente orgoglioso di indossarlo e anche se sono consapevole che ci saranno molte pressioni su di me, spero di seguire le orme di mio padre per onorarlo nel migliore dei modi possibile”. Di padre in figlio, da Adam a Jay, dodici anni trascorsi per far tornare a vivere la magia del numero 9 e il nome Stansfield con la maglia dell’Exeter.