Pierluigi Nervi: “Il Flaminio? Lotito è serio, speriamo di essere coinvolti e che resti così…”

Parla il nipote dell’ingegnere che ha progettato e realizzato lo stadio: “C’è da capire i costi, chi mette i soldi e verificare bene lo stato del cemento e del ferro…”

Vedere un impianto storico e bellissimo come lo stadio Flaminio in quelle condizioni così fatiscenti fa male, figuriamoci a chi sin da piccolo l’ha visto nel suo massimo splendore e fa parte della famiglia che l’ha realizzato e tutelato negli anni. A parlare e raccontarci le sue idee e riflessioni è l’architetto Pier Luigi Nervi, il nipote di colui che l’ha realizzato e costruito. “E’ una delle cose a cui la nostra famiglia tiene di più”, dice subito con voce accalorata ed emozionata a Notizie.com l’architetto. “Io ci andavo a giocare a pallone, a vedere le partite, si potevano sentire i calciatori che si parlavano mentre giocavano e i colpi al pallone. Una meraviglia”. Ma tutto questo potrebbe tornare grazie al Presidente Claudio Lotito, e stavolta per davvero.

L'impianto
L’ingresso principale, quello della tribuna autorità dello stadio Flaminio (Ansa)

Il Comune sta lavorando con il patron della Lazio per avviare uno stato dei lavori e verificare progetti e idee da realizzare per rendere lo Stadio Flaminio la casa biancoceleste. Uno stadio della Lazio in pieno centro nella capitale. Lotito, spieghiamo al dottor Nervi, qualche giorno fa ha inviato al Sindaco Gualtieri e per conoscenza all’Assessore Onorato una Pec nella quale metteva nero su bianco le sue intenzioni e tutto quello che vuole fare, almeno per partire. “Guardi io me lo auguro tanto – spiega Nervi – noi come famiglia siamo in tanti e siamo tutti coinvolti, soprattutto io e mio fratello Marco, presidente della Pier Luigi Nervi Project Association, e come spesso ha detto mio fratello, c’è un piano di conservazione su quell’impianto e se si segue per noi come famiglia va benissimo”

“Non ci sono vincoli che preoccupano, c’è quella della Sovraintendenza”

L'impianto
l’interno dello Stadio Flaminio (Ansa)

Si è parlato tanto dei vincoli che ci sono sullo stadio Flaminio, ma Pier Luigi Nervi sottolinea: “L’unico vero vincolo è quella della Sovraintendenza, ossia quello monumentale perché lo stadio Flaminio fa parte della storia della nostra città e della nostra nazione e storia. Ci sono problematiche relative all’area parcheggio e a tutta quell’area intorno allo stadio, dove lì ci sarebbe un vincolo nel quale non è possibile costruire all’interno di quella stessa area, ma sono tutte cose che si possono superare, non ci sono problemi. Ho la certezza che Lotito è una persona seria e quando dice una cosa sa quello che dice. Sono fiducioso, spero solo che noi come famiglia veniamo coinvolti, ci speriamo tanto, con il presidente ho parlato mesi fa e mi sembrava molto interessato. Noi sappiamo bene ogni segreto ogni singola situazione che c’è in quell’impianto

Ed è lo stesso Nervi che va nello specifico: “Prima cosa bisogna vedere chi mette i soldi, quanti soldi saranno e che tipo di progetto si ha intenzione di portare avanti. Ci auguriamo come famiglia che non venga assolutamente smantellato e che resti quello che è, insomma se si deve restaurare e ristrutturare, si parte dalla base che c’è. Poi, ovviamente, dovranno essere fatti degli studi e delle verifiche relative allo stato del cemento e soprattutto del ferro che, in alcune zone, è piuttosto friabile, ti si scioglie tra le mani, ma queste sono tutte cose che dovranno essere verificate. Misero dei seggiolini celesti, li ha presente? Beh quelli quando li fissarono, lo fecero con degli stop e purtroppo a causa di questa cosa l’acqua negli anni si è infiltrata. C’è da fare parecchio, ma Lotito mi sembra uno che, se si mette in questa cosa, sa bene dove vuole arrivare. Sono anche e soprattutto un tifoso della Lazio e vederla giocare di nuovo lì, con il suo stadio, sarebbe il sogno di una vita. Lo ripeto, speriamo davvero di essere chiamati e coinvolti nel nuovo progetto”

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