Una prova a dir poco insufficiente quella fornita dall’attaccante della Juventus, Dusan Vlahovic, nel primo match di Champions League della sua squadra. E’ pronto per grandi palcoscenici?
Ovviamente se non lo metti in campo non potrai mai saperlo. Questo è poco, ma sicuro. In molti lo avranno sicuramente pensato. Così come altri avranno pensato e dato delle prime risposte in merito alle sue prime apparizioni in Champions League. Quella contro il Villarreal (partita di andata) è stato un esordio con i fiocchi: neanche quindici secondi dall’inizio del match ed il serbo mette dentro il pallone dello 0-1 (partita che si è poi conclusa sull’1-1). Il ritorno sappiamo tutti come è andata a finire (in particolar modo proprio i sostenitori bianconeri). Dusan Vlahovic, però, ha deluso (molto) le aspettative.
Nella serata di ieri l’esordio stagionale nella competizione più importante europea. L’avversario non era assolutamente dei più semplici. Anzi, a quanto pare il peggiore a livello di nomi. Una squadra composta solamente da mostri sacri come Messi, Neymar, Sergio Ramos e Mbappé per citarne qualcuno. Già, proprio il francese che in meno di mezz’ora ha fatto capire agli ospiti chi comanda al ‘Parco dei Principi’. Una gara che, nel secondo tempo, però poteva andare ben diversamente. Il gol di McKennie e l’orgoglio della Juventus, però, non sono bastati ad evitare la sconfitta.
Quello che rimane, però, è stata la deludente prova di Dusan Vlahovic. Pochi, pochissimi i palloni toccati dal centravanti serbo. Per il momento la prima volta con il nuovo compagno di reparto Arkadiusz Milik non è stata delle migliori, ma avranno sicuramente modo di rifarsi. E’ rimasto in campo per tutti i 90 minuti più recupero, ma la sua prestazione è stata tutt’altro che indimenticabile. Anzi, da dimenticare in fretta.
Nulla ha potuto contro i colossi della difesa che lo hanno annientato. Anche se gli stessi hanno rischiato nel finale (errore di Donnarumma gravissimo nel gol del 2-1). L’ex Fiorentina avrò sicuramente modo di rifarsi per tanti motivi. Il primo è perché è giovane, il secondo è che ha una carriera lunghissima davanti ed il terzo che il match di ieri sarà solamente di insegnamento. Anche se per il momento non è apparso così pronto. “Il ragazzo si farà“, diceva Francesco De Gregori. Vedremo alla prossima in Europa.