Sinisa Mihajlovic saluta la città di Bologna con una lettera commovente. Ci ha tenuto a ringraziare la città, la squadra ed i tifosi che gli sono sempre stati accanto, specialmente in questo periodo difficile della sua vita [FOTO]
Un esonero che ha lasciato tutti senza parole. Figuriamoci il diretto interessato che mai si sarebbe aspettato di essere allontanato dopo che il campionato è iniziato solamente da cinque giornate. Sinisa Mihajlovic ha incassato anche questo dopo che la vita, specialmente nell’ultimo periodo, non gli ha sorriso affatto. L’incubo della malattia, purtroppo, ha bussato nuovamente alla sua porta. Lui, come un leone (proprio come faceva da calciatore) sta affrontando anche questa battaglia che vincerà. Ne siamo sicuri.
Nel frattempo è arrivata la commovente lettera d’addio da parte dello stesso manager serbo che ci ha tenuto a ringraziare davvero tutti. Dal club che gli ha dato fiducia e che non lo ha fatto mai sentire solo, dai calciatori che si sono dimostrati prima di tutto uomini e poi la parte buona del tifo che gli è sempre stato accanto. Non quei quattro scellerati che hanno ben pensato di fargli del male offendendolo per via della sua malattia.
Mihajlovic saluta Bologna: “Per sempre uno di voi” [FOTO]
La bellissima lettera di #Mihajlovic oggi su @Gazzetta_it per salutare.
Sempre un uomo, Sinisa 👏🏻👏🏻 pic.twitter.com/StDkbCyYhZ
— IronCrown69 (@redblack1969) September 8, 2022
Una lunga lettera che è stata postata dalla ‘Gazzetta dello Sport‘ questa mattina e che ha commosso davvero tutti. “Mi è capitato spesso di salutare tifosi, giocatori, società, città, per dire addio o arrivederci. Stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un’ultima volta è più triste. Non saluto solo una tifoseria che mi ha voluto bene. Saluto dei fratelli e dei concittadini. La mia avventura a Bologna non è stata solo calcio, non è stata solo sport. E’ stata un’unione di anime, un camminare insieme dentro un tunnel buio per rivedere la luce.
Ho sentito la stima per l’allenatore e quella per l’uomo. Ho cercato di ripagare tutto questo affetto con il mio totale impegno e attaccamento alla maglia. Tanti anni in Italia e la sofferenza vissuta mi hanno addolcito, ma non cambiato del tutto. Ho smussato qualche angolo, ma resto un serbo spesso duro, schietto, brusco. Nei nostri tre anni e mezzo abbiamo raggiunto insieme una salvezza tranquilla. Ho dato tutto me stesso, non posso rimproverarmi nulla“.
Ci ha tenuto a ringraziare, infine, i tifosi del Bologna che lo hanno sempre incoraggiato: sia in ospedale che in strada. Anche se ha voluto lanciare una vera e propria frecciatina alla società visto che non se ne capacita di questo esonero (come del resto tutti gli amanti del calcio). “Ci tengo però a dire, che le mie condizioni di salute sono buone e in costante miglioramento. Io non mi sto più curando, sto solo facendo controlli sempre più saltuari”. Ringraziamenti che vanno dal presidente Saputo fino ai direttori sportivi del passato e presente. Al settore della comunicazione, staff e tutti coloro che lavorano all’interno della società.
“Ringrazio infine l’ospedale Sant’Orsola, una delle eccellenze di questa meravigliosa città e cito, per tutti, la dottoressa Francesca Bonifazi. Auguro al Bologna e a tutti i tifosi i migliori successi sportivi: al mio successore lascio un gruppo sano, una cultura del lavoro e, credo, dei valori importanti condivisi con questo ambiente. Ci rivedremo, spero presto, sul campo. Qualunque maglia vestirò, non sarò mai un avversario, ma sempre uno di Voi“.