È un’azione molto diffusa al mare eppure potrebbe non essere così innocua come si può pensare quando scegliamo di liberarci
Anche se sono pochi quelli che lo ammettono, a molte persone sarà capitato di dare sfogo ad un bisogno fisiologico proprio nel bel mezzo di una nuotata. Urinare in acqua, infatti, è un comportamento molto comune, non solo per i bambini.
Ci sono persone che tassativamente vietano ai figli di fare la pipì in mare e non ammettono di averla mai fatta, altre sottolineano che “ai nostri tempi”, ovvero quando le spiagge erano tutte libere e prive di lidi attrezzati, la si faceva in mare con pacifica naturalezza e nessuno si scandalizzava.
Durante una passeggiata o un viaggio, sarà sicuramente capitato a tutti di appartarsi per espletare quel bisogno fisiologico. Il problema, però, è stabilire il confine tra lecito ed illecito, quando si decide di urinare in un luogo pubblico. Bisogna, in realtà, capire se la condotta integra un reato o un semplice illecito amministrativo. Urinare per strada è sempre stato considerato un reato, rientrante negli “atti contrari alla pubblica decenza”, che poteva comportare anche il reato di danneggiamento ed imbrattamento di cose altrui, dal 2016 il reato è stato depenalizzato a illecito amministrativo perché comunque l’urgenza dell’atto non costituisce giustificazione. Ma contrariamente a quanto si possa pensare, urinare ad esempio in mare non solo non è vietato dalla legge, ma non è da considerarsi un gesto in grado di danneggiare l’ambiente.
Mentre è ovvio che la pipì non va fatta in piscina e in specchi d’acqua chiusi o stagnanti tipo laghetti naturali, perché è importante che le sostanze espulse si diluiscano velocemente nell’acqua, farla nel mare può essere d’aiuto alla natura. Infatti l’incredibile verità emersa da alcuni studi scientifici è che fare la pipì in mare non lede alla salute dell’ecosistema, non è antigenico e nemmeno danneggia gli altri essere umani che stanno facendo il bagno nello stesso specchio di mare. Secondo gli studiosi dell’American Chemical Society, sarebbe addirittura benefico per l’ecosistema. La composizione di urina e di acqua di mare è, infatti, molto simile, l’urina è composta per circa il 95% da acqua e contiene sodio e ione cloruro. Allo stesso modo, l’acqua del mare è formata dal 96,5% da acqua, sodio e ione cloruro, anche se in concentrazione maggiore. Entrambe, poi, contengono potassio. Attenzione però, la pipì umana diventa incompatibile con l’acqua di mare, e quindi andrebbe evitata di farla, quando l’umano assuma farmaci capaci di alterare l’ecosistema marino come possono essere gli ormoni, gli antibiotici o la pillola anticoncezionale o gli ansiolitici.