Dopo il pesante ko contro il Napoli in Champions League, il tecnico dei Reds è finito sul banco degli imputati.
Notte da sogno per il Napoli al Maradona. Si è trasformata in un incubo per il Liverpool e i suoi tifosi. Il risultato finale dice 4-1, grazie alla doppietta di Zielinski e ai gol di Anguissa e Simeone, subentrato all’infortunato Osimhen. Inutile il gol di Luis Diaz, che non ha reso meno amara la sconfitta dei Reds. Una prestazione che fa rumore e che ha fatto imbestialire anche chi è rimasto in Inghilterra. Un ko inaspettato sia per l’avversario sia per il risultato che è maturato: quattro gol subiti in 47 minuti. Impensabile alla vigilia.
A finire sotto la lente di ingrandimento, per forza di cose, è stato il tecnico del Liverpool, Jurgen Klopp. La sconfitta della sua squadra ha generato più scalpore dell’1-0 subìto dal Chelsea in casa della Dinamo Zagabria. Ecco perché alcuni cronisti hanno chiesto al tedesco se pensasse di fare la fine di Tuchel: “Se temo l’esonero? No, non proprio, non lo temo. Noi abbiamo una proprietà e una dirigenza calma. Loro si aspettano che io risolva questa situazione e non pensano che lo farà qualcun altro“.
Non è un momento facile per i Reds, reduci da un deludente 0-0 nel derby di qualche giorno fa contro l’Everton. La vetta della Premier League, dopo appena sei giornate, dista già sei punti in classifica. “In tre giorni giochiamo contro i Wolves, e se hanno visto la partita probabilmente non smetteranno di ridere. Diranno che è un momento perfetto per giocare contro di noi, un momento perfetto“, ha aggiunto Klopp.