Dopo un’estate torrida, sta per arrivare una stagione caratterizzata da un fenomeno chiamato Nina: ecco cosa succederà
Il nome sembrerebbe dolce, calmo e sicuro. Quando si parla di Nina (bambina in spagnolo), il primo pensiero è legato all’infanzia, con la dolcezza e la serenità che di solito vengono evidenziate dai bimbi. Ma la Nina che sta portando a dei veri e propri grattacapi in tutto il mondo, non ha nulla della spensieratezza e della bellezza che i bimbi sanno mostrare. Si tratta infatti di un fenomeno atmosferico che sarà probabilmente destinato a portare problemi nel prossimo inverno.
I metereologi di tutto il mondo non hanno dubbi. Il prossimo sarà un inverno gelido. Dopo l’estate torrida, dobbiamo prepararci a passare dei mesi nel freddo totale. Una situazione che sta creando allarme, soprattutto alla luce dei problemi legati alle forniture di gas. Come potremo riscaldarci nei mesi più freddi? Difficile dirlo. Gli esperti si dividono sulle soluzioni. Nessun dubbio invece sulle cause che porteranno all’abbassamento drastico delle temperature. Sarà colpa della Nina.
Si tratta di un particolare fenomeno metereologico, che si origina nel Pacifico, ma che porta poi a vere e proprie rivoluzioni climatiche in tutto il mondo. Con la Nina si registrano intensi venti, che soffiano sulle acque calde dell’Oceano Pacifico dal Sud America verso l’Indonesia. Mentre l’acqua calda si sposta verso ovest, l’acqua fredda dalle profondità emerge dai fondali marini verso la superficie vicino sino alla costa del Sud America. Questo renderà l’acqua nell’Oceano Pacifico vicino all’Equatore ancor più fredda del solito e porterà ad uno shock termico che abbasserà in modo drastico le temperature, coinvolgendo gran parte del Mondo.
Aumenteranno le pioggie, ci sarà un aumento anche di fulmini (particolare da non sottovalutare) e nevicherà in zone dove solitamente non si verificano episodi di questo tipo. I fenomeni riguarderanno solo il Sud America o coinvolgeranno anche l’Europa. Secondo il sito meteogiornale “è piuttosto arduo prevedere gli effetti de La Nina, in quanto l’Oceano Atlantico ha un ruolo fondamentale con la N.A.O. (mettiamoci dentro a ciò l’Anticiclone delle Azzorre e Bahamas). Tendenzialmente con la La Nina si realizza più frequentemente una N.A.O. negativa, ed in un’annata con un A.O. spesso negativo, l’inverno può essere piuttosto ostile in Europa”.