Parcheggio, pessime notizie per moto e scooter: adesso è ufficiale

Arrivano pessime notizie per coloro che possiedono sia moto che scooter. In particolar modo per quanto riguarda la questione del parcheggio. La conferma è diventata ufficiale

Adesso gli scooter e le moto verranno trattate, allo stesso modo, proprio come le automobili. A cosa ci stiamo riferendo? Coloro che hanno un mezzo a due ruote e intendono parcheggiarlo dovranno pagare la sosta. Questo è quello che arriva direttamente dalla Francia, più precisamente nella capitale Parigi, dove è stata scelta questa misura “drastica” ma a quanto pare inevitabile. Ad annunciarlo ci ha pensato il primo cittadino, Anne Hidalgo.

Parcheggio moto, arrivano pessime notizie
Parcheggio moto (screenshot video YouTube)

In realtà si tratta di una misura che è iniziata a partire dal primo settembre di quest’anno. I mezzi ‘non elettrici’ non rientrano in questo tipo di categoria. Come riportato in precedenza si tratta di una decisone inevitabile visto che in città è diventato a dir poco impossibile trovare parcheggio per le auto. Anche se, a dire il vero, le motivazioni sono a dir poco ecologiche.

Parigi, moto e scooter come le auto: pagheranno il parcheggio

Parigi, parcheggio anche per moto e scooter che dovranno pagare
Simbolo parcheggio (screenshot video YouTube)

Il Comune di Parigi, direttamente dal proprio sito, ha dichiarato che questa iniziativa ha come scopo quello di incoraggiare i cittadini ad usare un veicolo meno inquietante. Non solo per l’aria, ma per l’inquinamento acustico. In poche parole le moto e gli scooter potranno essere parcheggiate solamente negli spazi dedicati alle due ruote (ce ne sono 42mila in città) o alle auto. Il pagamento inizierà dalle ore 9 fino alle 20. Domenica, festivi e ad agosto non si pagherà nulla.

La tariffa è decisamente alta: 3 euro per le zone centrali e 2 euro per le aree periferiche. Tariffe agevolate per residenti, disabili e chi usa la moto per lavoro. Questa decisione, però, non è stata per nulla accolta in maniera positiva da parte dei cittadini che si sono lamentati per via di questa nuova norma. Tanto è vero che sono state raccolte delle firme (quasi 40mila) per questa petizione con tanto di ricorso in tribunale. Poco importa per la sindaca che non ne ha voluto sapere ed è andata avanti per la sua strada.

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