Presente a Venezia in occasione della Mostra del Cinema, racconta anche parte di sé ed evidenzia un episodio spiacevole che le è accaduto
L’attrice Stefania Sandrelli, direttamente da Venezia dove si è recata per presenziare alla presentazione del film ‘Acqua e anice‘, di cui è protagonista’, e dove ha ricevuto il Premio Bianchi, assegnato dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici, ha concesso un’intervista a Il Messaggero nella quale racconta di sé.
“Non mi piacciono le saghe, i filoni, ho sempre cercato di fare slalom, amo le sorprese“, racconta a proposito della produzione del film, che hanno iniziato a girare quando il compagno Giovanni Soldati è stato male, poi di quanto il ruolo di Olivia, il suo personaggio, le sia calzato a pennello. “Anche io sono stata violentata“.
Nel corso della chiacchierata, Stefania Sandrelli racconta una vicenda grave che le è accaduta qualche anno fa. Alla domanda relativa ad una sua possibile candidatura in politica, ha risposto: “È un momento difficilissimo. Se ne accorgeranno quelli che smaniano per andare al governo. Io mi metterei in gioco solo se potessi difendere le donne. Siamo sempre a ischio, come ho sperimentato di persona“.
E aggiunge: “Quando avevo 17 anni, un calciatore della Lazio fidanzato con una mia amica provò ad avere un rapporto sessuale con me. lo mi rifiutai e lui mi gonfiò di botte, mi ruppe la faccia. Lo denunciai, ma la cosa venne insabbiata. Lui ora non c’è più“.