Manca sempre meno alle prossime elezioni che si verificheranno il 25 settembre. In occasione del suo programma che si è tenuto all’Auditorium della Conciliazione nella Capitale ha parlato il numero uno del ‘Movimento 5 Stelle’, Giuseppe Conte
E’ un Giuseppe Conte a 360° quello che ha parlato ieri, a Roma, davanti ai suoi elettori. Ha discusso davvero di tutto: non sono mancate polemiche e soprattutto frecciatine. Da dove iniziare? Da quando ha annunciato che, a partire dalla prossima settimana, il governo è pronto a portare alla Camera dei decreti (“Tra il silenzio generale“, cit.) la proposta di un aumento di 10 miliardi di euro per gli investimenti militari.
Subito è partita l’accusa: “Parliamo di un governo che non vuole far approvare un emendamento per sbloccare la cessione dei crediti del Superbonus, ma trova il tempo per approvare ingenti investimenti militari“. La promessa, inoltre, non si è fatta attendere: il suo partito è pronto a bloccare tutto questo. Un argomento che interessa particolarmente anche i ‘Verdi’ e la ‘Sinistra italiana’ in vista delle prossime elezioni in programma il 25 settembre.
Nel frattempo, però, non si è fatta attendere la replica del Partito Democratico. Direttamente da Enrico Borghi che punta il dito proprio contro l’ex presidente del Consiglio, affermando che è stato lui stesso a decidere sugli investimenti e che, quando era a capo del governo, fece votare l’istituzione del Fondo investimenti Difesa dove i decreti attuativi sono ancora in emanazione.
Non solo: Conte ne ha anche per Enrico Letta. Proprio quest’ultimo aveva affermato che, insieme al suo partito, sono pronti a superare il ‘Jobs Act‘: “Non si è accorto che nel 2018 lo abbiamo superato noi. Non sentite aria di nuove larghe intese? Noi non vogliamo questo tipo di accozzaglie. Non ci faremo condizionare da potentati per questo tipo di attacchi scomodi e costanti“.