Da Letta a Fratoianni, dalla Cirinnà a Zan, tutti in campo per promuovere la puntata del cartone che inneggia ai diritti Lgtb+
Anche Peppa Pig entra nel cuore della campagna elettorale. Il cartone animato con protagonista la maialana più famosa tra i bambini, è al centro delle polemiche per un episodio in cui un’amichetta di Peppa, l’orsacchiotta Penny Polar, spiega di avere due mamme: “Vivo con mia mamma e l’altra mia mamma. Una è un dottore e una mamma cucina gli spaghetti. Io amo gli spaghetti”.
La puntata, che in Italia non è ancora stata trasmessa, ha scatenato le polemiche: il centrodestra ha criticato la scelta di utilizzare un cartone animato per fare propaganda politica; il centrosinistra ha accusato il centrodestra di voler censurare il programma. Ma andiamo per ordine. Le polemiche sono nate dall‘Associazione Pro Vita&Famiglia , che ha criticato aspramente il cartone animato che: “deve divertire ed educare, con confondere i bambini”. Anche il responsabile cultura di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, aveva definito “inaccettabile la scelta degli autori del cartone animato di inserire un personaggio con due mamme. Ancora una volta – aveva aggiunto – il politicamente corretto ha colpito e a farne le spese sono i nostri figli. Ma i bambini non possono essere solo bambini? Per questo – aveva concluso – chiediamo alla Rai, che acquista i diritti sulle serie di ‘Peppa Pig’ in Italia col canone di tutti gli italiani, di non trasmettere l’episodio in questione su nessun canale o piattaforma web”.
La sinistra è insorta, sfruttando la situazione per rilanciare le vecchie battaglie. Monica Cirinnà è tornata sui matrimoni gay: “Noi puntiamo all’uguaglianza tra tutte le famiglie, a prescindere dalla loro composizione“. Fratoianni è ancora più netto: “Fdi non ha di meglio da fare che prendersela con Peppa Pig. Una notizia per loro: le famiglie arcobaleno esistono e fanno parte della vita di tutte e tutte noi. Oscurarle significa vivere fuori da questo mondo. Chiedere la censura preventiva ci ricorda chi sono”. Sarcastico anche Zan: “Fratelli d’Italia lancia l’allarme, un nuovo nemico assedia la nazione: è Peppa Pig”.
Anche Letta non ha perso occasione di dire la sua, con un post che ha scetanato però anche la reazione dei suoi stessi elettori: “Enrico esci dalla tua bolla, che qui prendiamo un’asfaltata mai vista”, gli scrivono. La battaglia sul tentativo di censura non ha ragione di esistere. La Rai infatti non può trasmettere gli episodi in questione: non ha ancora i diritti di trasmissione in chiaro, perché non sono ancora arrivati a scadenza i diritti per la trasmissione esclusiva su pay tv acquistati da Disney. Le accuse di censura sembrano esclusivamente dettati da una voglia di utilizzare anche un cartone animato (particolarmente amato dai bambini) come mezzo politico. “I bambini hanno il diritto di essere considerati tali e non strumentalizzati – ha chiuso Isabella Rauti, responsabile pari opportunità e famiglia di Fratelli d’Italia – hanno il diritto ad avere una madre e un padre e un modello di famiglia naturale”.