Il Partito Democratico sta già pensando al possibile successore di Enrico Letta. Il numero uno del partito potrebbe non essere confermato alla guida: tanto è vero che si stanno facendo già i primi nomi per quanto riguarda il suo possibile successore
Il clima che si respira attorno al Partito Democratico non è assolutamente dei migliori. Soprattutto quando mancano davvero pochi giorni alle prossime elezioni che si terranno il 25 settembre. I primi dati sulle possibili scelte da parte degli italiani non sorridono affatto al partito che, nelle prossime settimane, potrebbe cambiare seriamente il suo futuro e stravolgere completamente le cose ed i loro piani. Quello che potrebbe cambiare, per primo, è proprio il nuovo segretario.
Nel caso di una possibile caduta Enrico Letta, numero uno appunto del Pd, potrebbe lasciare il posto a qualcun altro. Le ultime indiscrezioni che arrivano dai media, sempre per quanto riguarda le preferenze degli italiani, non li vedono affatto in cima. Lo stesso Letta, però, crede ad una possibile svolta. Direttamente da Milano ed ai microfoni di ‘Antenna3’: “Penso di poter recuperare partendo dal fatto che gli stessi sondaggi dicono che il 42% degli elettori non ha ancora deciso“.
Anche se, le cattive notizie, potrebbero anche non finire qui per il loro partito visto che il dato potrebbe abbassarsi ancora di più rispetto a quanto non lo sia già adesso. I motivi sono molti, in primis il fatto che non ha voluto costruire dei veri e propri ponti con il Terzo Polo e neanche con il Movimento 5 Stelle. A quanto pare, a quasi due settimane dal foto, pare che il Pd abbia esaurito le cartucce e non abbia più argomenti. Vedremo cosa accadrà dopo il 25 di questo mese.
Anche se sembra molto presto per discutere di un possibile futuro, in realtà se ne sta già parlando eccome. A quanto pare in molti non vedono sicuro la “posizione” da parte dello stesso Letta che potrebbe cedere il trono a qualcun altro. I possibili nomi come suo successore portano a quelli di Dario Franceschini ed Andrea Orlando.
Anche se prende quota (nuovamente) il nome della persona inquadrata proprio in foto e che gli tiene la mano. Ovvero quello di Stefano Bonaccini. Una alternativa che è ritornata di moda e che potrebbe dare una grande mano per la rivoluzione del partito. Altrimenti, la strada più probabile secondo alcuni, sono quelle che portano alle dimissioni del 26 settembre.