“Scuolabus gratis solo se un genitore è italiano”, scoppia la bufera

Un episodio che ha scatenato moltissime polemiche. La decisione da parte del Comune di una città italiana sta facendo molto rumore: scuolabus gratis se almeno uno di loro ha un genitore italiano

Polemiche per la decisione di un Comune
Polemiche per la decisione del Comune (Ansa Foto)

Sta facendo inevitabilmente rumore la polemica che arriva direttamente da Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, dove il Comune ha stabilito una regola a dir poco particolare che non è passata assolutamente inosservata. Da come avete ben potuto capire solamente coloro che hanno un genitore italiano possono salire comodamente sul bus che li porta a scuola e a casa, completamente gratis. Ovviamente purché siano in regola con il pagamenti dei tributi e che, come riportato in precedenza, un genitore abbia la cittadinanza italiana o di uno dei Paesi appartenenti all’Unione Europea.

Fatto sta che questa decisione sta scatenando moltissime polemiche fin troppo prevedibili. Si parla di “discriminazione inaccettabile” che tende a colpire soprattutto gli immigrati che vivono nel paese da un bel po’ di anni. Questo è il pensiero da parte della maggior parte dei cittadini che non ha accettato per nulla questa decisione. Tanto è vero che sul sito del Comune sono stati pubblicati direttamente i requisiti per poter accedere al servizio dello scuolabus gratuito.

Scuolabus gratis solamente per figli di cittadini italiani: polemiche

Polemiche per la decisione di un Comune
Polemiche per la decisione del Comune (Ansa Foto)

La decisione è stata contestata da Eleonora Magno e Andrea Guizzetti nei confronti della giunta comunale guidata dal sindaco di ‘Forza Italia’, Fabio Altitonante. Come riportato in precedenza, però, sono in molti che non sono d’accordo con questa decisione. Un qualcosa che tende a colpire proprio gli immigrati: “Non capiamo questa discriminazione. I loro figli giocano con i nostri. La scuola non insegna l’esclusione, ma la solidarietà“.

La richiesta? E’ quella che questo provvedimento possa essere ritirato quanto prima. Nel frattempo la risposta da parte del primo cittadino non è ancora arrivato. “Chiediamo di modificare un regolamento iniquo e discriminatorio, i cittadini si possono dividere su molte cose, ma che restino sulla linea della civiltà” fa sapere Guizzetti con una nota.

 

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