Elezioni, sono scoppiate inevitabilmente le polemiche per quanto riguarda il fatto che anche i morti ora possono votare. Come è possibile una cosa del genere direte voi? La spiegazione arriva direttamente dall’estero
Una vicenda che arriva direttamente dall’estero e che ha incuriosito davvero molte persone. Inevitabilmente ci verrebbe da aggiungere. Un dubbio è venuto direttamente ad un imprenditore che si è posto la domanda. Si tratta di Andrea Di Giuseppe che, in vista delle prossime elezioni che si terranno il 25 settembre, è capolista per il centrodestra nell’America settentrionale e centrale. Lo stesso ha rilasciato una intervista al quotidiano ‘Libero’. Tanto è vero che in meno di cinque minuti ha capito che qualcosa non stesse andando per il verso giusto.
Tanto è vero che pochi giorni fa, alla Procura della Repubblica di Roma, ha voluto presentare una denuncia contro ignoti dopo quello che aveva saputo. In primis c’è il problema che riguarda le liste elettorali della sua circoscrizione. Dopo averle studiate a fondo ha scoperto che su un totale di 437.802 nominativi presenti nella lista , ne risultano 55.490 con una età che va tra i 70 ed i 79 anni. 45.441 tra gli 80 ed 89 anni e 21.427 tra 90 e 98. Per non parlare dei 2.218 sopra i 99 anni. Un dato che, secondo lo stesso imprenditore, non può assolutamente essere vero.
Tanto è vero che, in seguito alle sue ricerche, ha scoperto che nella lista elettorale risultano almeno decine di migliaia di persone che risultano decedute. Quindi è praticamente impossibile che possono votare. Una vicenda che ci ha tenuto a sottolineare anche il suo avvocato, Romolo Reboa. Oltre ad un broglio, qui si parla di una vera e propria truffa nei confronti dell’Inps.
Le indiscrezioni, però, non sono affatto finire qui. Sempre dall’estero, infatti, arrivano delle incongruenze. Queste sono state alcune delle sue parole rilasciate proprio al giornale durante la sua intervista: “Ci sono due cose non chiare: la votazione e lo scrutinio delle schede. La prima è che, se non ricevo a casa il plico, posso richiederlo al Consolato. Il voto è anonimo, così come anche la busta con cui viene rispedito. In questo modo una persona può votare due volte visto che non è tracciabile. Non è meglio il voto elettronico?“.
Questo, invece, il suo pensiero sulla seconda: “Una volta votate vanno spedite ai Consolati che le mettono nelle buste per spedirle in Italia. Perché lo scrutinio non si fa proprio nei Consolati? Nel Nord America ce ne sono una decina, venti nel Centro America. Si risolverebbe anche il problema di trovare i presidenti di seggio e scrutatori. Le operazioni di spoglio sarebbero più trasparenti e sicure da possibili brogli”.