Dopo aver conquistato finalmente i suoi primi punti mondiali, il figlio del grande Michael si lascia andare ad un ricordo intenso
Mick Schumacher, figlio del grande Michael, è il pilota tedesco con cittadinanza svizzera che fa parte della Ferrari Drive Academy, da un paio di stagioni corre in Formula 1 con la scuderia Haas. Finalmente in questa stagione è riuscito a conquistare i suoi primi punti mondiali dimostrando, prima di tutto a se stesso, di poter competere nella regina del Motorsport.
L’enorme peso di un cognome così importante, che ha fatto la storia della Formula 1, potrebbe aver sempre condizionato le prestazioni del giovane figlio d’arte, ma lui non si è mai arreso proprio in virtù dei consigli di papà Michael agli inizi della carriera.
Di padre in figlio anche in Formula 1
Finalmente, dopo quasi quaranta Gran premi disputati nella sua giovane carriera in Formula 1, Mick Schumacher, il figlio del grande Michael, è riuscito a conquistare i suoi primi punti mondiali al volante di una Haas. Ottavo posto nel GP di Gran Bretagna nel tempio della velocità di Silverstone, subito replicato con il personal best al traguardo nel GP d’Austria che gli è valso tra l’altro il premio di miglior pilota di giornata. 12 punti nel mondiale piloti, serviti anche per scacciare alcuni fantasmi che cominciavano a manifestarsi sopra il suo sedile. “Dimostra che si sbagliano e credi in te stesso. Questo è quello che mi diceva sempre papà”, questa la frase bellissima che Mick ha dedicato al padre via radio, subito dopo aver tagliato il traguardo in Inghilterra. Michael Schumacher, ovviamente, non è potuto essere presente al GP e il motivo è chiaro purtroppo a tutti, poiché da quando è rimasto vittima dell’incidente sulla pista di sci 9 anni fa non si è più visto, perché impossibilitato.
Ora ha finalmente preso la sua strada
“Sono abituato ai paragoni con mio padre, sono inevitabili. Ma li ho sempre accettati e non mi hanno mai messo pressione, anche perché io non sono lui e non lo sarò mai”, per questo, dopo aver ottenuto i suoi primi punti mondiali proprio davanti alla mamma Corinne e alla sorella, finalmente potrà a camminare sulle sue gambe consapevole che non potrai mai essere come Michael, né ripercorrerne l’ incredibile carriera. “Mio padre mi ha sempre supportato, sin dalle prime volte in cui iniziai a guidare i kart. La cosa straordinaria, però, è che non mi ha mai messo alcuna pressione, semplicemente mi ha dato il giusto approccio per vedere cosa fosse il meglio per me. E mi ha sempre detto: “Fa’ ciò che ami”, ha provato a spiegare Mick Schumacher, “Ciò che ho sempre amato sono proprio le corse, e ho sempre apprezzato tutte quelle volte in cui ha speso il suo tempo accanto a me, nei box e in pista, a parlare proprio delle corse. Sono stati momenti bellissimi”.