Rusconi (Presidi Lazio): “Scuola pronta a ripartire, ma nei primi giorni ci saranno delle difficoltà”

Mario Rusconi, presidente dei presidi del Lazio, in esclusiva a ‘Notizie.com’: “Siamo pronti a ripartire, ma ci sono i soliti problemi”.

Finalmente si parte. L’anno scolastico ha preso ufficialmente il via in questo lunedì 12 settembre e la speranza è quella di poter chiudere, dopo il biennio della pandemia, senza restrizioni. La nostra redazione ha contattato Mario Rusconi, presidente dei presidi del Lazio, per capire se si è pronti.

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Rusconi in esclusiva ai nostri microfoni sull’inizio dell’anno scolastico (screenshot video Youtube)

L’inizio dell’anno scolastico è ormai alle porte. Siete pronti?

La scuola è pronta a ripartire. C’è entusiasmo da parte dei ragazzi, ma non si inizierà con i ranghi compatti. Mancheranno ancora molti insegnanti, impiegati, bidelli e speriamo che almeno nei prossimi giorni possa essere messa in funzione tutta la macchina amministrativa che deve garantire l’assegnazione soprattutto degli insegnanti. In tutta Italia circa 50mila sono stati messi in ruolo, ma le necessità era di 150mila. I supplementi dovrebbero essere nominati dagli uffici scolastici regionali, ma, siccome il meccanismo è farraginoso, nei primi giorni ci saranno supplenti dei supplenti che chiameranno le scuole stesse“.

Ci sono stati dei chiarimenti da parte del Ministero sul significato di persone fragili a scuola?

Le persone fragili devono portare un certificato medico in base al quale si capisce che devono indossare la mascherina. Fermo restando che la scuola stessa quando vede però un ragazzo o un professore che ha dei sintomi di tosse è chiaro che viene consigliato l’uso dei dispositivo di protezione. Inoltre viene inibita la presenza a scuola di chi ha una temperatura superiore a 37,5°, ma non si può adoperare il termoscanner. Però molte scuole, compresa la mia, lo useranno lo stesso“.

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Rusconi sulle regole anti-Covid (screenshot video Youtube)

Capitolo energia. Ci sono state indicazioni chiare da parte del Ministero?

L’80% delle scuole italiane ha il sabato libero. Per adesso non c’è nessuna disposizione che imponga alle scuole che vanno a scuola anche il sabato di chiudere. Se poi una scuola decide autonomamente lo può benissimo fare. Per ora non ci sono restrizioni per quanto riguarda l’uso dell’energia. Noi diciamo semplicemente che va insegnato un po’ a tutti un buon e accorto utilizzo di questi strumenti perché non sempre la luce viene spenta quando non si è in classe. Sono piccoli accorgimenti che moltiplicato per tutti gli edifici scolastici permettono un risparmio consistente“.

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