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Cronaca

Omicidio Bologna, vergogna social: insulti sotto il profilo di Alessandra

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Cristiano

Omicidio Bologna, ennesima vergogna social da parte degli haters che hanno insultato e criticato Alessandra Matteuzzi, la donna uccisa dal suo ex poche settimana sotto il palazzo dove abitava

Alessandra Matteuzzi (screenshot video YouTube)

Senza parole. Decisamente senza parole. Il femminicidio di Bologna che ha visto come vittima Alessandra Matteuzzi, uccisa dal suo ex (il calciatore e modello Giovanni Padovani), ha scandalizzato tutti. Quello che fa più paura, però, sono gli ennesimi insulti da parte degli haters. Sotto il profilo social da parte della donna. Una vera e propria vergogna social da parte di coloro che si sono permessi di poter dare un giudizio e addirittura delle colpe nei confronti della stessa che non è più in vita.

Un qualcosa di veramente disgustoso che ci lascia completamente impietriti. La 56enne, sotto le foto postate sul suo account Instagram, è stata pesantemente insultata. Per via del suo aspetto fisico, del suo modo di vestire e per via dell’età di differenza tra i due (lei 56 e lui 27). Come se fosse un loro diritto giudicare e puntare sempre il dito al prossimo. Accuse che non sono per nulla passate inosservate alla famiglia di lei che ha denunciato l’accaduto. Tanto da decidere di procedere legalmente.

Omicidio Bologna, insulti haters sotto le foto di Alessandra

Alessandra Matteuzzi (screenshot video YouTube)

A riportare la vicenda ci ha pensato direttamente il ‘Resto del Carlino‘. In questo caso i reati possono essere di “diffamazione” e “incitamento all’odio”. Tanto è vero che l’avvocato della famiglia della donna, Chiara Rinaldi, ci ha tenuto a precisare: “Ci vorrebbe rispetto per chi non c’è più, ma bisogna che le persone comprendano anche che non ci si può comportare sui social come se ci si trovasse in un saloon del Far West. Dovranno rispondere delle loro azioni“.

Nonostante la 56enne lo avesse denunciato per stalking e chiesto aiuto, non è bastato per far placare la violenza di lui che ha posto per sempre la parola “fine” alla sua vita. In questo momento si trova nel carcere della città felsinea.

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