Il direttore del quotidiano ‘La Verità’, Maurizio Belpietro, ha preferito usare il filo dell’ironia in merito al suo ultimo articolo che riguarda il caro bollette e non solo
L’autunno e specialmente l’inverno si stanno avvicinando sempre di più. Una pessima notizia, in questo caso, per noi. Gli amanti del freddo non saranno così felici quest’anno visto che la situazione è un tantino diversa rispetto alle altre volte. Ed il motivo è abbastanza evidente e sotto gli occhi di tutti. Le forniture di gas sono a rischio ed il pericolo di rimanere al freddo ed al buio è sempre più alto. Famiglie, imprese, aziende e tutto il resto sono letteralmente in ginocchio. Bollette record sono in arrivo. Qualcuno ha già ricevuto l’amara sorpresa, mentre altri attendono con il sudore sulla fronte il postino pronto a consegnarci la lettera.
In merito ad un articolo pubblicato questa mattina dal direttore de ‘La Verità‘, Maurizio Belpietro ne ha davvero per tutti. In particolar modo con il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Fino a qualche giorno fa, proprio quest’ultimo, invitava a non preoccuparsi affatto delle esportazioni decise da Putin come ricatto verso le sanzioni che aveva ricevuto. A quanto pare, quest’inverno, saremo costretti ad abbassare di un grado le temperature e l’accensione dei termosifoni sarà ritardata di almeno 15 giorni.
Discorso diverso, invece, per chi vive in un condominio. Proprio l’amministratore sarà tenuto ad accendere e spegnere il riscaldamento come da disposizioni, anche se non sono previste delle sanzioni e dei controlli a sorpresa. In un articolo riportato da ‘Confindustria‘, invece, ha pubblicato un pezzo che ha fatto ben pensare lo stesso Belpietro che ha voluto sintetizzarla in questo modo.
Queste le sue parole in merito: “Quindi se un utente rispetta le regole dovrà trovarsi a pagare una bolletta più salata perché il vicino non ha abbassato i consumi. La quota condominiali potrebbe incidere sulle spese del Palazzo e addio risparmi in questi casi“. In conclusione: “Quindi sarà l’Unione Europea a decidere se attivare o meno la lavatrice. Quello che decidono da Bruxelles sta diventando un po’ un ‘Grande Fratello’ delle Bollette“.