Crosetto: “Troppo odio da sinistra, ho paura che qualcuno faccia del male fisico a Giorgia”

Parla il cofondatore di FdI: “Non si rendono conto del linguaggio cattivo e torbido che usano, più fanno così, più voti arrivano alla Meloni. Formigli? Lasciamo stare”

Tanti pensano che dietro alla crescita e alla metamorfosi politica di Giorgia Meloni ci sia lui. Un uomo saggio, moderato e dalla cultura elevata. Un gigante buono, rispettato da tutti, sempre pronto a tendere la mano, anche al proprio avversario, purché sia rispettoso e onesto. Ma Guido Crosetto in questi giorni è un po’ preoccupato dalla brutta piega che sta prendendo il linguaggio politico negli ultimi giorni e nelle ultime settimane. Nella chiacchierata con Notizie.com ci spiega i motivi: “Non so davvero cosa stia accadendo dall’altra parte cosa gli sia successo, dalla sinistra intendo, invece di parlare delle loro strategie e dei loro programmi si concentrano un po’ troppo o solo sugli avversari, nel senso che parlano solo di Giorgia Meloni, minando la sua credibilità con falsità e cattiverie di ogni genere. Un odio mai visto, esagerato, acredine, e anche da persone che conosco da anni che non riconoscono più per certi versi. Devo ammettere che ho paura, perché il pazzo lo puoi sempre trovare, qualcuno che, fomentato da così tanto odio, possa fare male alla Meloni”.

Il moderato
Il cofondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto (Ansa)

Ma cosa intende, Crosetto? “Quello che ha capito, che ci possa essere in giro qualche pazzo che possa fare male fisicamente a Giorgia, come avvenne anni fa a Berlusconi con quel signore che uscì fuori dal nulla e diede quella statuetta in faccia al Cavaliere. Ecco, ho timore che possa succedere una cosa di questo tipo, considerato l’odio che arriva dall’altra parte, quando in realtà, in questo momento difficile per le famiglie e con una crisi che sta arrivando e mette sì davvero paura, bisognerebbe parlare e porsi alla gente in modo diverso e con delle soluzioni. E, perché no, se la situazione sarà davvero complicata, parlare tutti insieme, invece mi tocca sentire un presidente di Regione come Emiliano che parla della Puglia come Stalingrado e dice che sputeranno sangue, ma per favore, ma basta con tutto questo odio. E poi sento parlare di fascismo e fascismi quando in realtà li ho visti e li sto vedendo dall’altra parte ogni giorno…Se ho parlato o avuto un contatto con Formigli dopo la puntata dell’altro giorno? Ma per favore, lasciamo stare, non ho bisogno di parlare con lui, tutti hanno visto e tutti si sono fatti un’idea. La gente non è stupida, ma lo ripeto, più fanno così, più voti arrivano alla Meloni“.

“Giorgia è come una sorella, porterà un linguaggio nuovo anche se vecchio e poco usato, ovvero quello del merito, di chi vuole fare per cambiare un paese vecchio, corroso e arrugginito”

Foto storica
Il giorno della fondazione di Fratelli d’Italia, era il 2012 con Crosetto, Meloni e La Russa (Ansa)

Per Guido Crosetto, la Meloni è più che altro Giorgia e, spesso e volentieri, la chiama in questo modo così affettuoso: “Per me è davvero come una sorella, dispiace solo che non venga ascoltata come dovrebbe perché tanti capirebbero che è davvero arrivato il momento di mettersi in piedi e fare, realizzare e ricostruire, senza lasciare indietro nessuno. Se alla fine sarà la destra che vincerà come dicono i sondaggi, si cambia tutto, ma, a prescindere da chi ha votato cosa, la Meloni e questa destra guarderà a chi ha voglia di fare. Uno dei problemi principali è che la sinistra ha avuto un potere enorme e l’ha sempre gestito, ma adesso ha capito che può perderlo per davvero e sta uscendo di senno. E’ stata un’Italia nelle mani di persone che occupano postazioni e posizioni strategiche non per merito, ma per appartenenza. A questi diciamo che, anche se hanno la tessera del Pd, devono remare tutti nella stessa direzioni e darsi da fare. Nel nostro paese chi lavora e si mette sotto viene guardato con sospetto, ecco non sarà più così“.

Sui possibili cambiamenti normativi, Crosetto conferma che le regole “non si fanno a maggioranza“, ma “insieme, le riforme istituzionali si scrivo insieme nel luogo sacro che è il Parlamento, ma spesso questa cosa viene dimenticata e rimossa, in realtà è fondamentale“. I furbetti e chi ha provato a mettere in difficoltà la brava gente o con i loro comportamenti ha danneggiato la brava gente come chi ha rubato il reddito di cittadinanza o ha rubato o messo in difficoltà altri onesti imprenditori col Superbonus, ecco “per loro se dimostrato che hanno fatto i furbetti ci sarà la massima durezza”. Prima di salutare Notizie.com, Crosetto ci confida che aspetta e si avvicina al 25 settembre con la “massima leggerezza”, sapendo che potrà essere “un giorno importante per il Paese”, anche se i timori per Giorgia Meloni restano: “Questa cosa mi mette un po’ d’ansia, ribadisco troppo odio. Evidentemente, quel ragazzo che è venuto sul palco e ha potuto parlare senza problemi e confrontarsi con Giorgia Meloni ha messo paura, per davvero. Qualcuno si aspettava che, appena salito sul palco quel ragazzo venisse subito preso da tre o quattro energumeni e venisse portato via a forza e poi, magari sistemato, loro non aspettavano altro, la sinistra non aspettava altro, ma non solo non è successo, anzi ha avuto il suo spazio e ha potuto dire la sua. E’ anche questa la visione di Giorgia Meloni. E questo per me, tentare il dialogo e confrontarsi civilmente e cambiare lo stato delle cose col lavoro e con la voglia di fare, terrorizza chi ha avuto il potere e non lo avrà più. E neanche poco…”

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