Dopo aver atteso per anni per l’estradizione dell’ex terrorista, ora i magistrati italiani mettono in libertà un super-ricercato dalla polizia brasiliana
Dopo aver atteso per anni l’estradizione (e mai arrivata) dell’ex terrorista Cesare Battisti, ora l’Italia si prende la sua rivincita sul Brasile. È tornato in libertà Gustavo Miranda Braga Dos Santos, accusato di aver ammazzato il padre a coltellate nel maggio del 1995, a Rio de Janeiro, durante una lite scaturita per futili motivi. Il brasiliano è stato condannato nel suo Paese a 30 anni di reclusione, ma è riuscito a scappare in Europa, stabilendosi in Belgio. E poi, secondo alcune informazioni, non ha fatto altro che spostarsi per l’Europa con la famiglia-
Su di lui pende un mandato di cattura internazionale spiccato dal Brasile. Dopo 28 anni di latitanza, lo scorso 28 luglio Braga Dos Santos è stato arrestato dalla polizia a Malnate, in provincia di Varese. Il 49enne si trovava nel camping “La Famiglia” insieme al figlio, impegnato nei Mondiali di canottaggio. Una storia contorta e piene di ripicche, soprattutto a livello internazionale. Almeno così sembra in apparenza.
Latitante per 28 anni dal Brasile
È rimasto in galera fino a oggi, quando la quinta sezione penale della Corte di appello di Milano ha ordinato la revoca della misura cautelare della custodia cautelare in carcere, in quanto “ha perso efficacia dopo 40 giorni dalla comunicazione dell’arresto” alle autorità brasiliane. Le quali, appena sono state informate, si sono subito attivate per chiedere l’estradizione, un po’ come aveva fatto l‘Italia per anni per il terrorista Battisti, ma senza ottenere alcun risultato.
“Rilevato che a tutt’oggi non risulta pervenuta la domanda di estradizione e osservato che risulta decorso il termine di cui all’articolo 13 del trattato bilaterale di estradizione Italia-Brasile“, i giudici milanesi ne hanno ordinato la scarcerazione. Soddisfatto il legale del 49enne, l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale. È bene ricordarlo Battisti non è stato estradato dal Brasile, ma è stato espulso dalla Bolivia e arrestato dall’Interpol con la collaborazione della polizia italiana.