Grandissime novità che arrivano direttamente dalla Treccani dove sono stati inseriti dei nuovi termini nel vocabolario. Stabilito un nuovo “record”
Oramai non si sta parlando d’altro se non dei nuovi vocaboli che sono stati inseriti ufficialmente nel vocabolario Treccani. Nel nuovo ‘Dizionario della lingua italiana‘ sono state inserite nuove parole: “architetta“, “notaia“, “medica” e “soldata“. Si tratta di un particolare “record“. Ossia? Si tratta del primo dizionario che ha lemmatizzato anche le forme femminili di nomi e aggettivi che erano stati registrati solamente al maschile. Entusiasta il sito che, con un comunicato, ha parlato di un “progetto ambizioso e rivoluzionario“.
Ci hanno tenuto a precisare che la nuova edizione tende ad accendere i riflettori su uno degli argomenti più in voga che riguarda la parità e i diritti. Un cambiamento che punta all’inclusività e la parità di genere. “Per la prima volta vedremo registrati dei nomi identificativi di professioni che, per tradizione androcentrica, finora non avevano un’autonomia lessicale: notaia, chirurga, medica, soldata.
Treccani inserisce nuovi termini al femminile
Treccani, direttamente dal proprio sito, con un comunicato ha continuato dicendo che: “Per eliminare anche gli stereotipi di genere, secondo i quali a cucinare o a stirare è immancabilmente la donna, mentre a dirigere un ufficio o a leggere un quotidiano è puntualmente l’uomo. Treccani propone nuovi esempi di utilizzo e contestualizzazione ed evidenzia il carattere offensivo di tutte le parole e di tutti i modi di dire che possono essere lesivi della dignità di ogni persona“.
Un riferimento anche ai giovani ed al loro mondo: non hanno voluto dare spazio solamente a dei termini che si usano sia a scuola che all’Università, ma anche con l’inserimento di molti esempi presi dalla rete, blog e reti sociali. In conclusione: “Attenta anche la selezione dei neologismi accolti, focalizzata su quei nuovi termini che descrivono il mondo attuale e che sono effettivamente diventati parte del linguaggio comune, come Covid-19, DAD, distanziamento sociale, lockdown, smart working, termoscanner e transfobia“.