Un’altra notizia sconvolge la Russia e non solo. Quella che riguarda la morte di un uomo, considerato molto vicino al presidente Vladimir Putin, dopo una caduta accidentale. Partite subito le indagini del caso
Un altro decesso che spiazza tutti. Ovvero quella di Ivan Pechorin, 39 anni, direttore generale della russa ‘Far East and Acrtic Development Corporation‘. Considerato come uno dei top manager molto vicino al presidente Vladimir Putin, è stato trovato morto sull’isola di Russky, nel Mar del Giappone. Proprio nei pressi dell’estremo oriente russo. A riportare la notizia ci hanno pensato alcuni quotidiani locali.
Secondo quanto riportano le prime indiscrezioni del caso pare che il 39enne sia caduto dal suo yacht dopo che aveva alzato decisamente il gomito a base di alcol. A riportare il tutto è stata la versione ufficiale del quotidiano ‘Jerusalem Post’. L’uomo aveva partecipato al Forum economico dell’Oriente, dove era presente proprio lo Zar a Vladivostok. La morte sarebbe avvenuta qualche giorno dopo.
Anche la stessa azienda per cui era top manager è rimasta incredula dinanzi a questa notizia ed ha voluto esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e a chi lo conosceva bene sul proprio sito ufficiale: “Si tratta di una perdita irreparabile per amici, colleghi e per il gruppo“.
Russia, morto Ivan Pechorin: ennesimo decesso “strano”
Quella di Pechorin si tratta della tredicesima morte, che riguardano gli oligarchi, e che è avvenuta dall’inizio di quest’anno. Persone che sono decedute in circostanza “misteriose“. Il primo di questa lista è stato Leonid Shulman, 60 anni, capo del servizio di trasporto di Gazprom Invest: venne trovato morto nel bagno della sua villa a Leninsky. Poi fu il turno di Alexander Tyulyako (25 febbraio, 61 anni, impiccato nel garage del suo cottage), Michael Watford (28 febbraio, 66 anni, morte “inspiegabile” da parte della polizia britannica), Vasily Melnkikov (23 marzo, 43 anni, si sarebbe suicidato dopo aver ucciso la moglie e i due figli). Vladislav Avaev (18 aprile, 51 anni, ipotesi suicidio dopo che prima aveva fatto fuori la moglie e la figlia).
Sergey Protosenya (21 aprile, 55 anni, trovato impiccato nella sua villa di Barcellona), Andrei Krukovski e Alexander Subbotin (nel mese di maggio: il primo sarebbe caduto da una scogliere a Sochi, l’altro in circostanze misteriose), Yevgent Palant (trovato nudo insieme alla moglie entrambi accoltellati), Yuriy Voronov (5 luglio, 61 anni, ucciso con un colpo di pistola alla testa), Dan Rapoport (14 agisti, 52 anni, precipitato da un palazzo di Washington) e Ravil Maganov (1 settwmbre, 67 anni, morto dopo essere precipitato dalla finestra del Central Clinical Hospital) le altre morti di questi oligarchi russi.