La Sampdoria verso la cessione, Di Silvio: “Vogliamo chiudere, lo sceicco c’è”

E’ un’operazione seria e va avanti da mesi, ma non doveva uscire. “Adesso stiamo facendoi le cose in modo giusto”. C’è anche Vialli

La Sampdoria torna in ballo. Dopo aver tribolato due anni fa con una proposta che poi non si è concretizzata perché Ferrero voleva di più e dopo aver vissuto l’arresto dello stesso Ferrero, ora in casa blucerchiata è ripartito di nuovo tutto il carrozzone per la cessione della società. Ma stavolta, giurano gli interlocutori, non ci saranno telenovele. “O si fa oppure saluti a tutti“, ma la sensazione è che questa volta la svolta possa essere davvero vicina. I protagonisti sono gli stessi di due anni fa circa, Francesco Di Silvio e Ivano Bonetti che nei prossimi giorni saranno a Genova per uno o più incontri importanti legati alla trattativa per l’acquisto della Sampdoria, come sottolinea il Secolo XIX. Questa è la notizia che si è diffusa in ambienti blucerchiati nelle ultime ore. Una notizia attenzione, non una voce, perché confermata da messaggi o colloqui diretti della coppia.

I tifosi
I tifosi della Sampdoria (Ansa)

Forse però la notizia si è messa a correre troppo, al punto da innescare una smentita. Dello stesso Di Silvio: «Sono a Misano Adriatico, all’Hotel…. e domani (oggi, ndr) non ho in programma di venire a Genova. Né ho mai detto che lo avrei fatto. Lo farò solo quando il dottor Vidal me lo dirà. Però ci tengo a ribadire una cosa, lo sceicco esiste”. Lo sceicco è, come anticipato dal Secolo XIX lo scorso 20 agosto, Khalid Faleh Al Thani. “Quando ho iniziato questa avventura – ha continuato Di Silvio da Misano – il dottor Vidal nutriva dei dubbi sulla mia proposta. Anche perché ci siamo affidati a degli advisor pessimi. Vorrei ringraziare Vidal, un grande professionista, perché ci è sempre stato vicino. Indicandoci quello che avremmo dovuto fare per consegnare la documentazione richiesta nel modo corretto. Preciso che Vidal non ha mai, dico mai, ostacolato in nessun modo la nostra iniziativa. Adesso finalmente stiamo facendo le cose nel modo giusto”.

“Lo sceicco esiste per davvero”

Il capitano
L’ex giocatore della Sampdoria Gianluca Vialli (Ansa)

Il “modo giusto” è stata la recente entrata in scena di un nuovo studio di professionisti, con sede a Ginevra. Nei giorni scorsi si è svolta una call, alla quale ha partecipato anche Banca Lazard e da remoto pure lo sceicco, “che esiste, che esiste. Lo ripeto perché non siamo stati presi sul serio e invece siamo in gara anche noi, in competizione con gli altri soggetti interessati. Oggi le cose sono più chiare, ma attenzione non sto dicendo che siamo arrivati alla fine. Dobbiamo completare la documentazione, lo faremo a breve. E poi speriamo di poter chiudere la trattativa“. Il documento principale che ancora manca è il “proof of funds”, certificato da una banca, l’unico che attesta la capacità finanziaria di un soggetto a compiere una operazione.

Superando anche i controlli relativi alle norme anti-riciclaggio. Di Silvio fa capire che a breve sarà prodotto e a quel punto Faleh Al Thani potrà presentare la sua offerta vincolante da 40 milioni di euro anche senza avere fatto una due diligence tradizionale. Hanno però ricostruito la situazione della Samp attraverso documenti acquisiti senza entrare in data room. Nel pomeriggio si è esposto sui social anche Ivano Bonetti: “Cari amici, abbiate pazienza, non sempre si può parlare, nel rispetto delle regole e delle persone spesso bisogna tacere e ingoiare. Ottimismo sempre nella vita. Una cosa la posso dire: non date retta a chi scrive e vuole fare notizia. Forza Sampdoria sempre“. Quanto a Gianluca Vialli, che ha offerto la propria disponibilità a Di Silvio e Bonetti, si era sparsa la voce che oggi a Genova potesse esserci anche lui. Ma, in ogni caso, non ci sarebbe stato. Si trova a Londra. Dopo essere passato sì da Genova, domenica scorsa

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