Uccise il suo aggressore, ma il tribunale spiazza tutti: sentenza da brividi

Aveva ucciso il suo aggressore che l’aveva stuprata, ma la decisione del tribunale spiazza davvero tutti: la sentenza lascia a bocca aperta i presenti e non solo

Uccise il suo aggressore, ma il tribunale spiazza tutti
Polizia americana (Ansa Foto)

Ci troviamo negli Stati Uniti D’America dove la sentenza da parte di un tribunale ha fatto molto discutere. Vittima (a quanto pare in tutti i sensi) di questa vicenda è una 17enne. Si chiama Piper Lewis che, due anni fa, ha ucciso il suo aggressore che l’aveva violentata. All’epoca dei fatti aveva 15 anni. Aveva accoltellato, per più di 30 volte, un 37enne in un appartamento a Des Moines. La decisione da parte del giudice, però, sta facendo molto discutere.

Motivo? E’ stata condannata a 5 anni di libertà vigilata. Non solo: sarà costretta a pagare anche 150mila dollari di risarcimento per la famiglia di Zachary Brooks, ovvero l’uomo che ha ucciso e che l’ha violentata. La 17enne si è dichiarata colpevole dalle accuse di omicidio colposo e lesioni intenzionali. Tutte e due le imputazioni erano punibili fino a 10 anni di carcere.

Nella giornata di martedì 13 settembre il giudice della Contea di Polk, David M. Porter, ha rinviato quelle pene definitive. Cosa significa? Che se la giovane dovesse violare la libertà vigilata rischia di andare in carcere per 20 anni.

Uccise il suo aggressore, dovrà risarcire la famiglia di lui

Condannata Piper Lweis, la giovane che ha ucciso il suo violentatore
Pieper Lewis (screenshot video YouTube)

Secondo quanto riportano i media locali pare che la 17enne, quando successe il tutto, stava cercando di allontanarsi dalla madre violenta. Tanto è vero che dormiva nei corridoi di un condominio. Fino a quando non ha conosciuto il suo futuro aggressore che, in un primo momento, si era preso cura di lei. Fino a quando non ha iniziato ad abusare e costringerla ad avere rapporti sessuali con altri uomini.

Fino a quando la stessa non ha ucciso nel sonno il 37enne. I pubblici ministeri hanno sottolineato il fatto che, in quel momento, l’uomo non potesse essere un pericolo immediato visto che stava appunto dormendo. Non tutti gli stati americani hanno una legge che garantisce alle vittime un certo livello di immunità penale. Tanto è vero che i giudici, alla famiglia dell’uomo ucciso, non hanno potuto fare altro che offrire questa opzione.

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