Ha scalato il piedistallo dell’opera posta all’interno del giardino del Museo, ma è rovinato a terra con la scultura che è andata distrutta
La solita bravata del sabato sera si è trasformata in una denuncia a piede libero, tutta colpa probabilmente del solito selfie da postare su qualche social, che ha portato un uomo ad arrampicarsi su una delle statue fuori dal museo di Villa Borghese a Roma, facendola cadere a terra e riducendola in pezzi.
La statua in questione è una replica della Diana Cacciatrice il cui originale è custodito, per fortuna, all’interno del museo di Villa Borghese al Parco dei Daini, scolpita comunque nel 1990 e in bella mostra, insieme ad altre, nel giardino antistante il museo.
Una bravata del sabato sera
Tutta colpa del solito selfie, ma forse anche del solito eccesso di alcol del sabato sera, se un 36enne è stato accusato e quindi denunciato, di aver rotto una statua di Diana, a Villa Borghese nel Parco dei Daini. L’uomo si sarebbe arrampicato sul piedistallo della statua per scattare una foto, ma l’avrebbe fatta cadere e quindi distrutta. A riprendere la scena c’erano le telecamere di sicurezza poste fuori della sede museale che hanno portato all’identificazione dell’uomo e quindi alla denuncia, il tutto sarebbe accaduto la notte tra sabato 10 e domenica 11 settembre, al termine di una serata.
Probabilmente con troppo tasso alcolico in corpo
Il ragazzo non era da solo, ma in compagnia di due amici e mentre passeggiava al Parco dei Daini, in piazza Scipione, appena dietro il museo Borghese, probabilmente per scattare una foto ricordo da postare sui social, si è voluto arrampicare sulla statua, una riproduzione di Diana Cacciatrice, scolpita nel 1990 dalla Re.Co. Srl. Le telecamere di sorveglianza hanno immortalato ogni cosa e il lavoro degli uomini del II gruppo Parioli della polizia locale, diretti dal comandante Ugo Esposito, è servito a individuare il responsabile che per ora si è preso una denuncia per danneggiamento.