L’allarme è scattato nella provincia di Ancona. Sale a undici il bilancio delle vittime, insieme a quattro dispersi. Tra questi, si cerca un bambino che era in auto con la mamma. Le foto del disastro
Messaggi sui social, richieste di aiuto, foto e video della tragedia. La bomba d’acqua che ha colpito le Marche nella zona di Senigallia e che ha provocato almeno sette vittime, ha sconvolto tutto il Paese. Il capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, il prefetto Laura Lega, sta raggiungendo le Marche. Con loro ci sarà anche il capo del Corpo nazionale Giorgio Parisi. Verrà fatto un punto con le squadre che dalla serata di ieri stanno lavorando incessantemente per soccorrere la popolazione.
I soccorritori hanno trovato una situazione apocalittica: una distesa di acqua, fango e rami che ricopre strade e ponti: case allagate, macchine che sono state ritrovate a chilometri di distanza, trascinate dal fango. Le zone più colpite sono quelle nell’entroterra di Senigallia. Proprio in uno di questi comuni, a Barbara, risulta ancora disperso un bambino. Il piccolo era in auto con la mamma, Silvia Mereu, una farmacista di quaranta anni che stava andando dalla madre. L’auto della donna si trovava su un ponte lungo una strada parallela alla Corinaldese, che collega Castel Leone con Montefortino, quando è stata travolta dall’onda di piena del torrente Misa. L’auto è stata trascinata via e si è fermata dopo 800 metri. I vigili del fuoco sono riusciti a salvare la donna mentre il bambino non è ancora stato ritrovato. “Ci sono moltissime frane nell’entroterra di Senigallia, anche il più piccolo fosso in campagna, prosciugato dalla siccità, quando è stato invaso dalla pioggia si è trasformato in un fiume di detriti”, ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
Per capire l’entità di ciò che è accaduto, basta leggere il report di uno dei siti di riferimento. Secondo quanto riferito da meteo.it “in un pomeriggio è caduta la pioggia che di solito cade in sei mesi. Un sistema temporalesco nato ad ovest della Sardegna che ha attraversato il Tirreno prendendo energia sul mare caldissimo: come risultato ecco i nubifragi torrenziali sul crinale appenninico centrale e le piene drammatiche verso le Marche. Sono i cambiamenti climatici in atto, con l’eredità della caldissima Estate 2022 che, a causa del mare caldo, lascia una possibilità di nubifragi intensi per almeno un altro mese. L’Estate 2022 finirà ufficialmente domani con l’arrivo di venti fortissimi, maltempo e un crollo termico diffuso. Ma come visto ieri il rischio nubifragi estivi, a causa del calore accumulato, ci accompagnerà ancora per settimane”, spiega il sito.
Immediata la risposta dei vigili del Fuoco, che sono al lavoro da ore. Per supportarli è arrivato sul posto un team del Nucleo contrasto rischio acquatico dei vigili del fuoco di Milano composto da 9 persone. Il gruppo di vigili del fuoco arrivato dalla Lombardia è stato dirottato al distaccamento di Cagli (Pesaro) e ha subito iniziato l’attività di soccorso.