Si chiama Monica Segat, ha 43 anni, e sarà responsabile di 450 tra uomini e donne del Nono Reggimento Alpini
Anche se non assolutamente la prima donna ad indossare il berretto con la piuma, sarà in assoluta la prima donna a comandare un reggimento del reparto degli Alpini, per la precisione guiderà il nono reggimento L’Aquila, composto da circa 450 militari.
Oggi nell’esercito ci sono in servizio 10mila Alpini, ma gli iscritti all’associazione sono 280mila. Oggi non sono più solo gente di montagna come era all’inizio. Fino a quando era obbligatorio il servizio militare per tutti i ragazzi, gli Alpini erano solo persone che venivano dal nord Italia. Unica eccezione, l’Abruzzo perché chi abita in quella regione conosce la montagna ed è abituato a quel tipo di vita. Ora invece gli Alpini vengano da tutte le regioni d’Italia.
Una donna a capo del reggimento L’Aquila
Viene da Vittorio Veneto, luogo simbolo della Grande Guerra, e avrà la responsabilità di 450 uomini e donne di uno storico reggimento degli alpini, il nono L’Aquila, gli eredi delle penne nere protagoniste della drammatica ritirata dalla Russia. Monica Segat, sarà la prima donna a guidare un battaglione degli Alpini. il tenente colonnello dell’Esercito, guiderà il nono reggimento e la sua cerimonia di insediamento, è in programma nei prossimi giorni. “Ai miei uomini e donne dirò che devono capire che pretenderò da loro il massimo impegno, ha dichiarato il tenente colonnello, “Ma allo stesso tempo devono sapere che sarò la prima a mettersi in discussione. E la mia porta sarà sempre aperta. Voleva ampliare aspettative e desideri iscrivendosi al corso che, all’inizio in particolare, necessita di «convinzione, tenacia e spirito di sacrificio, e non ho mai sentito alcuna differenza di trattamento da donna”.
Ora sono sette le donne a guidare un reggimento
Saranno 7 le donne alla guida di un battaglione entro la fine del 2022. Sono le donne entrate in Accademia a Modena nel 2000, quando per la prima volta fu data loro questa possibilità grazie alla Legge 380 che consentiva alle donne di arruolarsi su base volontaria. Da allora sono state più di 16mila le donne impiegate nell’Esercito. La Segat giurò fedeltà il 16 dicembre del 2000 davanti all’attuale capo dello Stato Sergio Mattarella, allora ministro della Difesa. In questi 22 anni ci sono stati tanti incarichi, 7 mesi in Afghanistan, lo Stato maggiore. E un marito, conosciuto al corso, e un figlio, che oggi ha 10 anni, “Finora ci siamo sempre organizzati e continueremo a farlo. Quest’anno mi sono occupata io di nostro figlio, che è un bambino che si adatta facilmente e sa bene chi sono mamma e papà. Ora toccherà a mio marito fare quello che ho fatto io”.