Caro bollette ed energia, molti settori top del nostro paese sono a serio rischio. In molti potrebbero anche non farcela a sostenere dei costi importanti per via dello spaventoso aumento
Siamo arrivati nel mese di settembre. Non sarebbe mai potuto iniziare nel migliore dei modi per via delle notizie che abbiamo ricevuto proprio qualche settimana prima. Quelle che riguardavano il vertiginoso aumento delle bollette. Come volevasi dimostrare, infatti, in molti hanno già ricevuto le prime lettere dal postino e sono rimasti senza parole. La paura più grande, invece, è che le famiglie e le aziende possano rimanere senza un soldo.
Sì sapeva che ci sarebbero stati dei costi “importanti” per via del conflitto nato in Ucraina, ma mai a questi livelli in cui è stato lanciato più di un campanello d’allarme. In particolar modo alcuni settori ‘top’ italiani che rischiano e non poco. Basti pensare che alcuno prodotti dell’eccellenza italiana preoccupano. Tanto è vero che si parla anche di chiusura visto che potrebbero anche non sostenere questi elevati costi.
Il caro energia e bollette si sta facendo sentire eccome. Il ‘Made in Italy‘ sta affrontando una crisi senza precedenti. Una situazione che definire “drammatica” è assolutamente troppo poco. Basti pensare che vale almeno un quarto del Pil nazionale e che vede impegnati almeno 4 milioni di lavoratori suddivisi in 740mila imprese. Quali sono i prodotti a rischio?
In primis troviamo il parmigiano reggiano (i costi della produzione di latte hanno subito un balzo del 40-50%), poi ci spostiamo in Campania nell’artigianato del Corallo a Torre del Greco (il rischio licenziamenti è altissimo con 3,5 milioni di persone che potrebbero andare a “spasso”) ed infine le vetrerie di Murano (la bolletta mensile del gas è passata da 35mila euro a luglio del 2021 a 300mila nel luglio di quest’anno). Una situazione che sta mettendo in crisi davvero tutti.