E’ successo alla Camera dei Deputati, dove è stato votato un atto di indirizzo per accelerarne la realizzazione
L’atto non vincolante, voluto dalla Camera dei Deputati come ultimo atto operativo prima delle elezioni, era un invito al governo a realizzare l’opera non oltre la prossima primavera, vista l’emergenza energetica in atto alla quale avevano aderito votando sì, Fdi e M5s, Pd e Lega. Soltanto 12 erano stati i no, ma oggi è arrivata la precisazione da parte del Movimento 5 Stelle che ammette l’errore commesso.
Il rigassificatore di Piombino è un’opera considerata strategica per la “sicurezza nazionale” da Mario Draghi, perché consentirebbe all’Italia di non finire in uno stato di emergenza energetica, permettendo alle mega navi di attraccare per rigassificare il gas naturale liquido comprato dal governo per sostituire il metano russo.
Ieri alla Camera si è tornato a parlare del rigassificatore di Piombino, uno dei temi forti degli ultimi mesi. Lo si è fatto dopo un Ordine del Giorno presentato da Enrico Costa, deputato di Azione, con cui si chiedeva al governo di adottare ogni iniziativa per accelerarne la realizzazione nella città della Toscana, opera considerata strategica che permetterebbe alla navi cisterna di attraccare e trasformare il gas naturale liquido che il Governo sta comprando per svincolarsi il più possibile dalla richiesta di gas russo. Un atto non vincolante, ma pur sempre di indirizzo che è passato con 338 sì, 18 astenuti e solo 12 no. Il voto favorevole del Movimento 5 Stelle ha creato però molti malumori, creando anche un vero e proprio caso, tanto che oggi con una nota ufficiale il partito ha dovuto fare una ratifica importante.
“Ieri, a causa di un errore materiale, il gruppo del Movimento 5 stelle alla Camera si è espresso favorevolmente a un ordine del giorno che impegna il Governo ad adottare ogni iniziativa per la realizzazione del rigassificatore di Piombino. Chiaramente la nostra posizione è un’ altra ed è stata sempre espressa a pieno dal presidente del Movimento, Giuseppe Conte”. Così specifica il gruppo parlamentare M5S Camera, all’indomani dell’okay dei deputati a un ordine del giorno sull’avvio celere dei lavori del rigassificatore nella località toscana. Il caso ha voluto che si trattasse soltanto di un atto di indirizzo, ma il gruppo parlamentare ha voluto comunque spiegare l’errore, ribadendo la propria posizione contraria.