Dopo un avvio di stagione molto turbolento, sono già diversi i club che hanno deciso di cambiare la guida in panchina.
Esonerati praticamente al via o in attesa di una nuova opportunità. Sono tanti gli allenatori che guardano il campo da lontano e vorrebbero tornare in corsa, ma anche quelli che hanno pagato a caro prezzo un avvio di stagione deludente, pur forti di un recente passato positivo.
Gli esempi più evidenti sono Thomas Tuchel, Domenico Tedesco e Sinisa Mihajlovic, mandati via dopo nemmeno un mese di stagione da Chelsea, Lipsia e Bologna. Per i primi due sono state fatali le sconfitte in Champions League contro Dinamo Zagabria e Shakhtar. I Blues sono caduti in Croazia (1-0), mentre i tedeschi sono crollati in casa contro gli ucraini (1-4).
Allenatori top senza panchina: ci sono anche Zidane e Bielsa a spasso
Sinisa, invece, è stato esonerato dopo il pari del Bologna a La Spezia, pagando la mancanza di vittorie nelle prime cinque giornate. Amico fraterno di Mihajlovic, suo ex compagno con Lazio e Inter, è Dejan Stankovic che ha salutato la Stella Rossa di sua spontanea volontà. Il serbo s’è dimesso dopo aver mancato l’accesso ai gironi di Champions, eliminato dal Maccabi Haifa ai play-off. Legato a doppio filo a Mihajlovic è anche Roberto De Zerbi: gli è stata offerta la panchina del Bologna, ha rifiutato per rispetto del collega.
E così l’ex Sassuolo è ancora libero, in attesa di una nuova chance dopo l’addio allo Shakhtar. In ferie forzate pure Mauricio Pochettino e Marcelo Bielsa, argentini entrambi ed entrambi reduci da esoneri. Poch ha pagato a caro prezzo la deludente campagna europea col PSG, El Loco invece rischiava la retrocessione con il Leeds. In naftalina c’è Zidane che rifiuta tutto ciò che gli è stato proposto (United in primis) e aspetta la nazionale francese. Zidane poteva prendere il suo posto a Old Trafford, parliamo di Ole Gunnar Solskjaer che ora attende una nuova chance, magari in Premier League.