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Calciomercato, costi folli: valori gonfiati e commissioni surreali

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Daniele Rocca

I numeri del calciomercato sono tornati ai livelli pre-pandemia: la Premier League continua a farla da padrona, mentre gli svincolati…

Un calciomercato di platino, clamoroso se rapportato alla situazione globale. Altro che crisi, altro che impatto covid e restrizioni dovute alla guerra in Ucraina. Il giro d’affari legato ai trasferimenti è tornato sui livelli pre pandemia e ha fatto registrare numeri da capogiro. Cinque miliardi di dollari come volume d’affari, quasi 10 mila operazioni completate e 494 milioni per le commissioni dedicate agli agenti.

Il centravanti del Manchester City, Erling Haaland

Numeri che non si vedevano dal 2019, anno in cui s’era registrato il record di 5,8 miliardi di dollari. Pareggiata la cifra del 2017, sfiorata quella del 2018 (5,2 miliardi). Già perché nel 2020, il mercato aveva conosciuto una contrazione pesante, fermandosi a un giro d’affari da 4,02 miliardi e nel 2021 s’era scesi a quota 3,8 miliardi.

Il calciomercato non ha imparato nessuna lezione dal covid

Quest’anno riecco il boom, con la Premier League a fare da locomotiva rispetto agli altri campionati. I dati contenuti nel report FIFA, inoltre, si riferiscono solo a trasferimenti internazionali e considerando che gli inglesi lavorano molto con il mercato interno, questo fa pensare che i numeri potrebbero essere ben più elevati. I club britannici hanno speso la cifra monstre di 1,8 miliardi, più del triplo di quelli italiani che si fermano a 550 milioni; staccati, ma attaccati tra loro, invece, spagnoli (480), francesi (470) e tedeschi (460).

Il Manchester United ha pagato 100 milioni all’Ajax per il cartellino di Antony (Ansa)

Ma il saldo acquisti-cessioni sorride alla Bundesliga (+100 milioni), mentre è praticamente pari per la Serie A ( -8 milioni), non così pesante per la Liga (-67 milioni) ed è invece da profondo rosso per la Premier che ha un saldo negativo di un miliardo e 300 milioni. Sono stati conclusi 9717 trasferimenti internazionali, l’incremento è sostanziale anche rispetto all’era pre covid. Nel 2019 erano stati 9092, anche se oggi si lavora molto sugli svincolati che sono il 58,5% delle operazioni portate a termine. Perché non tutti sono ricchi come gli inglesi e bisogna far di necessità virtù.

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Daniele Rocca