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Esteri

Dal dramma del Covid la più grande truffa della storia degli Usa

Published by
Francesco Gnagni

Ci sono due enormi strascichi causati dalla pandemia di Covid-19 con cui ancora oggi l’America è alle prese, e uno in particolare emerge come qualcosa di mai accaduto prima nella storia del Paese.

Una truffa collettiva di dimensioni colossali scoperta dopo lungo tempo dallo scoppio della crisi sanitaria, che rischia di tenere sotto scacco il Paese per lungo tempo.

(Ansa)

Lo spiega il corrispondente Usa del Corriere della Sera Massimo Gaggi, focalizzandosi su due problematiche che sembrano condizionare pesantemente la vita negli States a due anni dal drammatico scoppio della pandemia dovuta al Covid-19. Questi sono, al primo posto, il “quella del periodico riaccendersi di focolai, per ora limitati”, spiega Gaggi, aggiungendo che le nuova varianti del virus verrebbero attualmente contrastate da nuovi vaccini tarati su di esse.

Al secondo posto però c’è un altro dramma di cui al momento sembra parlarsi meno, ma che non per questo è destinato ad essere meno drammatico tanto nel Paese del Nord-America quanto in tutto il resto del mondo. Si tratta della triste “epidemia finanziaria e di criminalità economica e digitale innescata dalla gigantesca mole di sussidi erogati per contrastare gli effetti recessivi della pandemia”.

Una cifra esorbitante di contributi falsi per la pandemia

Gaggi spiega infatti che “in due anni e mezzo governo federale e Stati hanno trasferito alle famiglie e alle imprese oltre cinquemila miliardi di dollari di aiuti: due volte e mezzo il Pil dell’Italia”. Una cifra monstre accompagnata però da una altrettanto dolorosa esplosione delle frodi. Tanto che, continua il corrispondente, “di recente i servizi segreti Usa hanno annunciato di aver scoperto truffe per 286 milioni di dollari di imprese non aventi diritto o addirittura inesistenti”.

Un numero apparentemente molto significativo ma che al contrario rappresenterebbe solamente “una goccia nel mare” rispetto alla portata del fenomeno. Indagini avrebbero infatti stimato una quota di contribuiti fraudolenti ricevuti dalle piccole imprese pari a qualcosa come 87 miliardi sui 390 totali erogati. Corrispondenti cioè a circa il 20 per cento del totale. La situazione degli altri fondi sarebbe però ancora peggiori.

(Ansa)

Si parla di 400 miliardi sui 900 totali destinati ai disoccupati che potrebbero invece al contrario essere finiti in mano a truffatori. “Basti pensare che da marzo a dicembre 2020 il governo ha ricevuto richieste di sussidi in numero pari ai due terzi della forza lavoro Usa, mentre la disoccupazione non ha mai superato il 23 per cento”, chiosa Gaggi. Ora l’amministrazione Biden avrebbe però accertato che si tratta di un fenomeno “sterminato”, che “richiederà anni di indagini e si potrà fare ben poco per recuperare i miliardi (decine, forse centinaia) trafugati da mafia russa, hacker cinesi, bande di truffatori nigeriani che hanno messo a frutto anni di furti di dati di cittadini americani per ottenere sussidi usando identità rubate”.

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Francesco Gnagni